Gambe e bastoncini

Sull’altopiano di Bossico e nel Parco di Monza

Diversi percorsi per tutti i gusti in territorio bergamasco e in Brianza

Sull’altopiano di Bossico e nel Parco di Monza
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Si snodano tra Bergamasca e Brianza gli itinerari lombardi che vi proponiamo in questa tappa di “Gambe e bastoncini”.

Sull’altopiano di Bossico (Bg)

Tra i boschi e i pascoli dell’altopiano di Bossico (Bg) si snodano tre interessanti percorsi per gli amanti del nordic walking che si affacciano sulle valli circostanti e sul Lago d’Iseo. Lungo gli itinerari, specificità sempre apprezzate, sono presenti punti acqua e bacheche informative con notizie storiche, culturali e naturalistiche del territorio.

Il “Sette Colli” è un facile percorso ad anello che prende il via dal parcheggio in località Pila Parcheggio 1 (900m) e si snoda per circa 5,5 km toccando un’altezza massima di 977 metri.
Inizia con un tratto pianeggiante su fondo sterrato per circa 1 km e prosegue poi su strada asfaltata in leggera discesa per 1,5 km con un panorama mozzafiato: lo sguardo sul Lago d’Iseo con Montisola, l’isola lacustre più grande d’Europa, è davvero impareggiabile. L’anello si chiude con altri 3 km pressoché pianeggianti su strada sterrata fra prati e boschi.
Dallo stesso parcheggio parte anche il percorso “Pozza d’Ast”, leggermente più impegnativo, sia perché misura un paio di km in più, sia perché tocca quota 1.049 metri. Inizia anch’esso su tratto pianeggiante su fondo sterrato per 1 km, dopo il quale sale di quota tra prati e boschi passando per radure, laghetti e aree pic-nic. Per chi volesse cimentarsi in qualcosa di più impegnativo, circa a metà del percorso ad anello parte una variante in linea lunga 2,5 km, in salita costante, che da 1.030 m arriva a 1.290 metri, dove si trova un grande pianoro da cui si può godere di una vista spettacolare che, nei giorni di limpidezza, permette di vedere il luccichio del fiume Po e gli Appennini.

Facile è il terzo percorso, il “Bossico-Ceratello”, lungo poco più di 3,6 km che parte da piazza San Pietro, a 777 metri e arriva, appunto, a Ceratello, frazione del comune di Costa Volpino, a 868 metri. Dopo quasi un km su asfalto, lungo via 4 Novembre e via Papa Giovanni XXIII, si prosegue su strada con acciottolato regolare e fondo ghiaioso compatto con un alternarsi di saliscendi e tratti pianeggianti affacciati da un lato sul bosco e dall’altro su un panorama che si perde nelle acque del lago fino al piccolo borgo montano di Ceratello, fra case in pietra e loggiati in legno.

Alla scoperta del Parco di Monza in cinque percorsi

Ecco cinque percorsi che vi permetteranno di scoprire il bellissimo Parco di Monza, la sua Reggia e i suoi giardini, le ville, i mulini e le cascine.

Il primo (“La storia del Parco”) è un percorso facile di circa 2,2 km: si svolge all'interno dei Giardini della Villa Reale e ne valorizza soprattutto il patrimonio arboreo. Il punto più interessante è la spianata dietro la villa con due splendide querce che fanno da sentinelle allo spettacolare cannocchiale prospettico verso il Parco. Dirigendosi verso nord si arriva in prossimità del laghetto, del Tempio Dorico e della Torretta. “Le acque del Parco” è il nome del secondo percorso di 7,7 km che ha per protagonista il fiume Lambro che attraversa tutta l’area del Parco e tutte le “rogge” che si sono originate e rimaste attive fino ad oggi. Il terzo percorso (“Il paesaggio del Parco”) è ad anello e prende il via e si conclude alla porta di Villasanta, va a toccare i Mulini Asciutti con le sue ruote mosse dalle acque del fiume Lambro e arriva fino al Ponte delle Catene situato lungo il viale Valle dei Sospiri, il più noto e frequentato tra i ponti del Parco di Monza che prende il nome dalle catene di ferro che collegano tra loro i parapetti.

 

C’è poi il percorso ad anello “Ex Bosco bello” di 5 km, chiuso però nei giorni in cui si svolgono eventi sportivi in Autodromo, che parte e arriva nei pressi della fontanella della Parabolica. E’ un itinerario che tocca l’area tra l’autodromo e il campo del Golf Club Milano. Infine c’è il percorso “Ville e Cascine”, il più lungo raggiungendo gli 8,5 km, che parte e arriva al bar Al Cavriga. L’itinerario tocca Villa Mirabello, splendido esempio di architettura e dimora seicentesca che fu costruita, verso la metà del XVII secolo, dalla famiglia Durini, con una struttuta a "U" aperta verso il paesaggio fluviale, che conserva affreschi e decorazioni di notevole pregio e soffitti a cassettone in legno che sono una vera opera d'arte. Si sfiora poi la Parabolica, si tocca la porta di Vedano e si arriva fino a Cascina Costa Bassa, nota anche come "ospedale dei cavalli" perché un tempo era utilizzata come luogo di sosta per i cavalli durante le passeggiate reali.

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