Luigi, pronto per la patente a 91 anni. Ma gli haters non perdonano
Nonostante l'esame teorico superato brillantemente e l'idoneità certificata da tutti gli iter medici, puntuali arrivano i leoni da tastiera.
Ha necessità di avere la patente per recarsi a fare la spesa e accompagnare la moglie dal medico, spiega candidamente Luigi. E ci mancherebbe che una persona si debba giustificare per questo, verrebbe da rispondere. Allargando la panoramica oltre il dettaglio va aggiunto che il signor Luigi Broglia ha 91 anni e il 6 luglio scorso - quando ha brillantemente superato l'esame teorico presso la motorizzazione civile di Gallarate (Varese) per il conseguimento della patente B (che gli permetterà di tornare a guidare esclusivamente per tratte ed orari limitati) - si è scatenata una feroce e battente tempesta di polemiche sui social.
Il signor Luigi prende la patente a 91 anni
Il signor Broglia, oggi 91enne, era un patentato come tanti. A causa di alcuni problemi di salute, alcuni anni fa, decise di non rinnovarla. Mesi fa, anche per vie di alcune necessità quotidiane, ha deciso di rimettersi in carreggiata (in tutti i sensi) iscrivendosi nuovamente a scuola guida. Dopo essersi sottoposto a tutte le visite mediche necessarie presso la commissione di competenza, il 6 luglio scorso ha superato l'esame teorico. A questo punto l'autoscuola e Agenzia albatros decide di condividere l'inusuale traguardo sulla propria pagina Facebook.
"Luigi Broglia prossimo ai 91 anni oggi ha superato l'esame teorico per il conseguimento della patente B, emozione incredibile per tutto il nostro staff, bravo Luigi e complimenti alla nostra meravigliosa insegnante Mary.... E ora obbiettivo esame di guida".
Apriti cielo, gli haters non perdonano
Puntuali come la peste nel Medioevo hanno iniziato a piovere commenti - spesso maleducati e irriguardevoli - rispetto alla vicenda, con tanto di battutine che imbarazzerebbero anche un ragazzino di prima media per banalità e scarsa arguzia, e pesanti insinuazioni circa le possibili colpe preventive che già venivano attribuite al signor Broglia, legate a scenari di incidenti apocalittici.
E' legittimo che un cittadino si preoccupi della propria sicurezza quando si trova in macchina, delle perplessità - in questo caso specifico - possono anche essere lecite considerando che la sicurezza stradale interessa chiunque. Il punto, però, è sempre il solito. Quell'irrefrenabile smania di tirare le somme, mettendoci il carico di insulti, nel momento in cui non si conoscono i termini della situazione.
Ha riscosso, per esempio, molto successo il commento di una signora che ha sentenziato:
"Poi lo troviamo contromano in autostrada".
E giù tutti a ridere e a darsi di gomito e a raschiare il fondo del barile delle emoticons. Senza considerare che esiste un sistema preposto, che valuta appositamente queste casistiche particolari, che ha stabilito che il signor Broglia può guidare solo in città. Non potrà mettersi al volante in ore notturne, nè andare in autostrada. Sostanzialmente potrà quindi solo girare nel paese di giorno e portare la moglie dal medico e a fare la spesa. E, nonostante le limitazioni, l'autorizzazione varrà comunque soltanto per un anno dopodiché dovrà risostenere tutte le visite di controllo.
C'è chi se la prende con la scuola guida, chi ironizza sull'opportunità di organizzare il trasloco per spostarsi dalla zona, chi dà per certo che il signor Luigi lederà la collettività e poi ci sono i casi antropologicamente più interessanti, ovvero quelli che "dato che mi è successo questo fatto con uno che gli somiglia allora succederà lo stesso per sempre e con tutti coloro hanno dei punti in comune con la mia esperienza":
"La settimana scorsa un signore anziano come questo facendo manovra per entrare in un parcheggio mi ha preso dentro. Non solo, non si è neanche accorto e insisteva nonostante gli suonassi il clacson. Sono sceso dalla macchina gli ho bussato ne vetro e lui mi ha guardato come se fossi un alieno. Aveva pure l’apparecchio acustico. Sicuramente anche lui avrà fatto tutti gli esami del caso e li avrà pure passati ma ad una certa età e meglio che siano trasportati. Oggi mi fai il paraurti domani stiri mio figlio in bicicletta".
Insomma i nostri leoncini da tastiera hanno giù capito tutto - senza sapere nulla - perché va detto che la laurea "all'università della vita", che spesso questa tipologia di soggetto vanta, quella sì che ti offre il corretto pragmatismo per analizzare i fatti. Cosa vuoi che ne sappiano quelli con la laurea in medicina "che una volta il cugino di mia cugina di terzo grado aveva l'appendicite e non gliel'hanno trovata", direbbero loro.
Funziona così. E' la cordata del pressapochismo. Un telefono senza fili di approssimazione. Spiace quando a farne le spese sia una persona che ha fatto tutto secondo le regole. Come sottolinea ancora la scuola guida:
"Se una persona, anche avanti con l'età, supera i test richiesti, è giusto che ottenga che chiede. Vorrei ricordare che non è l'età a creare incidenti sulle strade, bensì il mancato rispetto delle regole del Codice della Strada che, soprattutto le persone più giovani, una volta presa la patente, non le rispettano più. Vorrei che ci fosse più rispetto verso le persone anziane e tutti coloro che, nonostante i problemi, riescono a raggiungere determinati obiettivi".
Nessuno - e se trovate qualcuno disposto a farlo probabilmente ha un palla di vetro davanti, un foulard in testa e un gatto grasso accovacciato ai suoi piedi e al termine della previsione farlocca vi chiederà del denaro - è in grado di stabilire se una persona risultata idonea per la guida potrebbe cagionare danni e incidenti. Non resta che affidarsi a dei parametri clinici, se quei parametri vengono soddisfatti gli si concede il diritto di mettersi in strada. L'errore, la svista, l'irresponsabilità sono patrimonio universale, come la semplice sfortuna.
Quel che conta è che le regole di base siano state rispettate. E il signor Luigi ha fatto tutto secondo i crismi: per questo, oltre che per la forza di spirito, va (senza condizionali) rispettato.
Il resto è una roulette russa, per tutti, compreso il signor Broglia, a cui vanno i nostri auguri.