Omicidio Pierina Paganelli, indagato il vicino (amante della nuora)
La moglie del 35enne senegalese, Valeria, lo difende e assicura che quella notte il sospettato era con lei
E' stato iscritto nel registro degli indagati il 35enne di origini senegalesi Louis Dassilva: sembra dunque, dopo otto mesi, esserci una svolta significativa nel caso dell'omicidio di Pierina Paganelli, la donna di 78 anni trovata morta con 30 coltellate sulle scale del condominio di via del Ciclamino, il 4 ottobre 2023, dove risiedeva in provincia di Rimini.
L'omicidio ha visto gli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Rimini, coordinati dal sostituto procuratore Daniele Paci, esaminare minuziosamente l'edificio e interrogare più volte i coinvolti. Uno scenario estremamente complesso fin da subito.
Omicidio Pierina Paganelli: indagato il vicino di casa
L'accelerazione nelle indagini si è verificata nella giornata del 6 giugno 2024, verso le 16:30, è stata convocata Valeria Bartolucci, moglie di Dassilva ed ex amica di Manuela Bianchi, nuora della vittima e amante del senegalese. Ascoltata per fornire informazioni, Bartolucci ha deciso di rispondere alle domande, nonostante avesse la facoltà di non farlo essendo congiunta dell'indagato.
Alle 18, anche Dassilva è stato convocato. Gli inquirenti gli hanno notificato l'avviso di garanzia e l'inizio degli accertamenti irripetibili condotti dalla Scientifica, a cui potrà partecipare con un consulente di parte. È stato inoltre prelevato un campione di DNA a Dassilva, da confrontare con le tracce trovate sulla scena del crimine. Durante questa fase, Dassilva è rimasto impassibile e, terminate le procedure verso le 00:15, ha lasciato gli uffici di piazzale Bornaccini senza rispondere alle domande dei giornalisti e dirigendosi rapidamente verso la sua moto.
Nel frattempo, la moglie Valeria è rimasta in Questura, ribadendo la sua convinzione dell'innocenza del marito. Nonostante il tradimento con Manuela, ha continuato a difenderlo dichiarando:
"Più chiacchiere che interrogatorio. La Procura fa il suo lavoro e, noi, siamo fiduciosi nella giustizia. L'iscrizione di mio marito nel registro degli indagati è un atto normale che, se serve ad arrivare alla verità, ben venga".
Bartolucci ha sempre sostenuto che la notte dell'omicidio di Pierina, il marito, ancora convalescente dopo un incidente in moto, era rimasto a guardare la televisione in casa mentre lei dormiva. Ha insistito che se Dassilva si fosse allontanato, lei se ne sarebbe accorta. Valeria ha lasciato gli uffici della Questura dopo circa 11 ore, intorno alle 3 del mattino.
Incidente, però, di cui gli inquirenti non avrebbero trovato riscontri. L'innesco di quanto successo all'anziana, pensano gli investigatori, starebbe proprio nei rapporti torbidi tra Valeria, Manuela e Louis.
Il triangolo
Dassilva poi, come si è scoperto nel corso delle indagini, ha avuto (e il sospetto è che l'abbia ancora) una relazione con Manuela Bianchi, la nuora di Pierina sposata con Giuliano Saponi, l'uomo ridotto quasi in fin di vita da un incidente stradale e che il giorno dell'omicidio era in ospedale. Manuela e Louis si vedevano di nascosto, perché lei rischiava l'espulsione dai testimoni di Geova. Il giorno in cui Pierina viene ritrovata morta, al Tempio, gli anziani avrebbero dovuto decidere le sorti di Manuela.
Bruzzone per la difesa
Roberta Bruzzone è consulente della difesa. La nota criminologa e psicologa forense, volto televisivo di trasmissioni di approfondimento da tempo commenta in tv l'omicidio di Pierina.
L'esperta ha commentato la svolta:
"E' chiaro che, con questa mossa, inizia una parte tecnica molto mirata che riguarda in particolar modo Dassilva. Pensiamo di aver intuito lo scenario ipotizzato dalla Procura che porterebbe a un duplice movente da parte dell'indagato: da una parte l'amore per Manuela e, dall'altra, quello di liberarsi da una possibile minaccia alla relazione clandestina che aveva allacciato con la sua vicina di casa. Sicuramente gli inquirenti hanno qualcosa in mano che riguarda solamente Louis perchè, altrimenti, avrebbero esteso le garanzie anche agli altri soggetti coinvolti nella vicenda. Dal punto di vista difensivo non abbiamo preoccupazioni particolari escludiamo che dietro il delitto ci possa essere un tentativo di violenza sessuale. Adesso, comunque, affiancheremo i nostri esperti a quelli della Scientifica per analizzare i reperti trovati sul luogo del delitto e compararli con il Dna del 35enne. Per quanto riguarda le tempistiche, mi pare di capire che con la mossa di iscrivere Dassilva nel registro degli indagati la Procura abbia una certa fretta di arrivare a un risultato e, credo, che entro la fine di giugno potremo conoscere l'esito degli accertamenti".
Un'indagine complessa
Parlando con i giornalisti fuori dalla Questura, il Questore di Rimini, Olimpia Abbate, ha dichiarato:
"Sono i tempi di un'indagine complessa e difficile per un fatto molto grave. Io credo che la città chieda che venga fatta luce su questo e, noi, abbiamo il dovere di farlo e stiamo lavorando per questo".