Femminicidio Vigonza: oltre 2mila persone per Giada Zanola alla fiaccolata fino al cavalcavia
Al corteo silenzioso presente anche Gino Cecchettin, padre di Giulia anch'essa uccisa dalla furia dell'ex fidanzato Filippo Turetta
In tantissimi ieri, lunedì 3 giugno 2024, hanno reso omaggio a Giada Zanola, 33enne e mamma di un bimbo di 3 anni, spinta dal cavalcavia di Vigonza, in provincia di Padova (Veneto), dall'ex compagno Andrea Favero lo scorso mercoledì 29 maggio. Una fiaccolata per ricordare l'ennesima vittima di femminicidio.
Al corteo silenzioso presente anche Gino Cecchettin, padre di Giulia anch'essa uccisa dalla furia dell'ex fidanzato Filippo Turetta .
Femminicidio di Giada Zanola: cosa non torna
Continuiamo pure a chiamarlo "presunto" Andrea Favero. Com'è giusto che sia, fino a sentenza. Eppure che sia un assassino l'ha ammesso lui stesso davanti agli inquirenti, solo che non c'era nessun avvocato presente e la sua confessione non vale. Almeno in aula.
Poi il 38enne ha pensato bene di chiudersi nel silenzio e di non confermare più nulla, ma non è bastato per uscire dal carcere, anzi... Quello della Procura è un costante lavoro ai fianchi per arrivare alla verità.
Un compito non facile, in mezzo agli elementi poco chiari (per usare un eufemismo) disseminati dall'omicida: come la faccenda delle ginocchia. Favaro ha raggiunto la compagna 33enne Giada Zanola uscita dall'auto in mezzo a una lite e affacciatasi alla balaustra del cavalcavia:
“L'ho presa per le ginocchia e l’ho spinta giù dal cavalcavia”, ha detto nella famosa confessione "fantasma".
Lei era ancora viva in quel momento (secondo l'autopsia), poi il volo fino all'asfalto e infine l'investimento probabilmente fatale da parte di un camion di passaggio.
Ma cosa vuol dire che l'ha presa per le ginocchia? Chi ha mai sollevato qualcuno per le ginocchia? Non ha senso... Voleva dire che ha stretto le braccia attorno alle gambe della donna all'altezza delle ginocchia, sollevandone il corpo oltre il bordo del parapetto? Ma se la 33enne è uscita dall'auto proprio per allontanarsi da lui, perché si trovava di spalle in una posizione tanto vulnerabile? E come ha fatto a buttarla di sotto considerando che la vittima avrà fatto di tutto per divincolarsi? Punti di domanda che, ormai alle corde, lo stesso "presunto" farebbe meglio a spiegare, riacquistando la parola.
Oltre 2mila persone a Vigonza alla fiaccolata in suo onore
Intanto, oltre 2mila persone per Giada, un corteo silenzioso lungo le strade di Vigonza per dire "basta" ai femminicidi. Fuori casa Zanola il padre Gino, il fratello Daniel, la sorella Federica, zii, cugini e amici della vittima, ancora increduli per quanto avvenuto.
Come racconta Prima Padova, la 33enne era originaria di Brescia ma viveva da un paio d'anni nella città padovana insieme all'ex fidanzato Andrea Favero e al loro bimbo di 3 anni. I due erano in crisi da tempo, tanto da annullare le imminenti nozze. Giada frequentava anche una nuova persona, ma il 39enne non aveva mai accettato la cosa.
Poi, l'ultimo litigio lo scorso mercoledì 29 maggio 2024, quando la coppia era uscita di casa ritrovandosi sul cavalcavia della città, all'altezza dell'autostrada A4. Proprio qui si è consumata la tragedia: Favero, secondo quanto lui stesso avrebbe ammesso nel primo interrogatorio del 30 maggio, l'avrebbe afferrata per le ginocchia facendola precipitare sulla strada sottostante. Per Giada non c'è stato nulla da fare.
Un dolore che ha colpito una comunità intera. Le centinaia di persone che hanno risposto all'appello del Comune hanno mostrato vicinanza alla famiglia di Giada.
Presente anche Gino Cecchettin, padre di Giulia uccisa dall'ex fidanzato Turetta
A presenziare alla fiaccolata anche Gino Cecchettin, papà di Giulia. Un vuoto che lui ormai vive da mesi: anche sua figlia è stata vittima della furia dell'ex fidanzato Filippo Turetta. Il 22enne aveva gettato il corpo della giovane privo di vita in un canalone vicino al lago di Barcis, in provincia di Pordenone.
Abbracci e parole di affetto tra due famiglie segnate da uno dei dolori più profondi.
Il cordoglio del sindaco di Vigonza
"È stata una lunga giornata - ha raccontato il primo cittadino Gianmaria Boscaro - ma è stato toccante vedere una comunità unita stringersi vicino alla famiglia di Giada. Una folla in religioso silenzio nel rispetto del dolore che la famiglia sta vivendo. Grazie a tutti quelli che hanno partecipato, ogni altra parola è superflua."