CHE TORMENTONE

Meloni-Del Debbio siparietto contro De Luca (e la premier "scomunica" anche il Vaticano sul premierato)

Lo sfogo del presidente del Consiglio (e del giornalista) contro il governatore della Campania e c'è anche l'attacco ai Vescovi

Meloni-Del Debbio siparietto contro De Luca (e la premier "scomunica" anche il Vaticano sul premierato)
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Alla fine anche se in maniera più edulcorata, sta diventando un tormentone.

Dopo "Buongiorno sono quella stron... della Meloni", ora ci si è messo anche Del Debbio.

Il giornalista e conduttore Mediaset (guru della discesa in campo nel 1994 di Silvio Berlusconi in politica) ha accolto la premier Giorgia Meloni negli studi della sua trasmissione Dritto e Rovescio presentandosi così:

"Buonasera, sono quel bischero di Del Debbio".

Il saluto Meloni-De Luca, che tormentone

Pronta la risposta del presidente del Consiglio che ha riproposto il suo ormai sdoganato:

"Sono quella stronza della Meloni".

I due hanno di fatto così mandato in scena una sorta di bis di quanto accaduto i giorni precedenti a Caivano in provincia di Napoli dove la premier si era presentata così al Governatore della Campania Vincenzo De Luca.

Un video diventato in poco tempo virale sollevando un polverone di polemiche.

"La str.... della Meloni", l'invettiva di De Luca nei corridoi

Perché tutto di fatto risale a qualche mese fa qualche il presidente della Campania, uomo forte ma spesso voce fuori dal coro del Pd, era stato pizzicato ad apostrofare la premier dandole appunto della "str...." e invitandola ad andare a lavorare.

E così nei giorni scorsi la premier ha consumato la sua "vendetta" a Caivano:

 

De Luca non s'era nemmeno accorto della parolaccia, come ha spiegato lui stesso a margine dell'evento:

@labussolatv De Luca risponde alla Meloni dopo quanto accaduto a Caivano: "Ho visto che la Meloni ci ha tenuto a comunicare la sua nuova e vera identità. Noi non possiamo che concordare" #DeLuca #Meloni #VincenzoDeLuca #GiorgiaMeloni #governomeloni #Caivano #elezioni #campagnaelettorale #notizie #interviste #politica #politicaltiktok #perte #labussolatv ♬ suono originale - labussolatv

Anche ieri in trasmissione da Del Debbio ha colto l'occasione per sfogarsi ancora:

"“De Luca passa le giornate a fare sproloqui contro tutti ma non ha mai usato una parola del genere con nessun altro. Quindi qual è il messaggio che voleva dare? Che le donne si possono insultare liberamente perché sono deboli? Le donne non sono deboli. Io non lo sono. Deboli sono i bulli, quelli che fanno i gradassi alle spalle ma quando li affronti come ho fatto io, i gradassi non li fanno più. E allora quella cosa la farei cento volte non solo per me, ma per tutte le donne che si pensa di poter insultare liberamente".

Il doppio sfogo della Meloni, bacchettata alla Schlein

A dir la verità, lo sfogo della presidente del Consiglio è arrivato anche davanti alle telecamere e ai taccuini di Corriere.it dove ha rilanciato ancora all'indirizzo del segretario nazionale del Pd:

"De Luca mi ha insultata e io mi sono difesa. La sinistra si è stracciata le vesti dopo le mie parole, ma non l’ha fatto quando sono stata offesa. Avevo chiesto ad Elly Schlein di intervenire pubblicamente in questa polemica ma non ne ha avuto il coraggio: ha perso un’occasione per dimostrare di rappresentare il cambiamento".

E ancora:

"Io continuo a tifare affinché Elly Schlein tiri fuori il coraggio che ci si aspetta da lei come leader e come donna. Perché in quel che è accaduto è coinvolta anche la questione femminile".

Non solo De Luca e Schlein nel mirino, l'attaco al Vaticano

Nel corso dell'intervista all'interno del talk show politico di Rete 4 la leader di Fratelli d'Italia ne ha avuto però anche nei confronti del Vaticano.

Oggetto del contendere le perplessità dei Vescovi della Cei sulle riforme del Governo in rampa di lancio, in primis quelle attualmente più dibattute, ovvero premierato e autonomia.

E sul premierato, cavallo di battaglia di Fratelli d'Italia, Meloni è sbottata:

"Non so cosa esattamente preoccupi la Conferenza episcopale italiana, visto che la riforma del premierato non interviene nei rapporti tra Stato e Chiesa. Ma mi consenta anche di dire, con tutto il rispetto, che non mi sembra che lo Stato Vaticano sia una Repubblica parlamentare. E che nessuno mai ha detto che si preoccupava per questo. Quindi, facciamo che nessuno si preoccupa".

L'ultimo affondo, la picconata a Conte

Infine, l'ultima stoccata è stata destinata all'ex presidente del Consiglio e attuale leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte.

Sulla scorta delle tante perplessità "denunciate" in questi ultimi mesi dal ministro delle Finanze Giancarlo Giorgetti, anche la premier ci è andata giù pesante bollando pesantemente le agevolazioni sulle ristrutturazioni delle case e accusando l'ex "collega" di aver fatto arricchire le banche con i crediti del superbonus.

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