Plico bomba

Da Roma alla Lombardia: busta esplosiva vicino a Milano, Unabomber ha cambiato obiettivo

Non è ancora chiaro se si tratti di un cavallo pazzo oppure se dietro ci sia una pista anarchica.

Da Roma alla Lombardia: busta esplosiva vicino a Milano, Unabomber ha cambiato obiettivo
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Non bastava l'incubo Coronavirus. La Lombardia si risveglia con un'altra angoscia. Sono ormai settimane che, mentre l'Italia è sconvolta dall'emergenza Covid-19, a Roma e nel Lazio qualcuno si "diverte" a inviare tramite il servizio postale plichi bomba a ignari destinatari, ai quali le buste esplosive sembrano arrivare in maniera apparentemente causale.

Busta esplosiva vicino a Milano

Ne sono state spedite ben 11 finora (tre persone sono rimaste lievemente ferite). Ma adesso ce n'è una 12esima. E con un salto iperspaziale ha valicato mezza italia per arrivare fino a Cologno Monzese, nella periferia di Milano. E' qui che è stata recapitata ieri, martedì 17 marzo 2020, a un uomo di 59 anni che risiede in uno dei tanti condomini del popoloso Comune dell'hinterland metropolitano.

Non è ancora chiaro se si tratti di un cavallo pazzo oppure se dietro ci sia una pista anarchica. Quel che appare ormai certo agli investigatori è che sia la stessa, la mano che dall'inizio di marzo ha confezionato le buste gialle, di carta, per documenti formato A3, "ripiene" di polvere pirica (contenuta in una scatola di compensato con una batteria per l’innesco).

Unabomber ha cambiato obiettivo

Massima allerta da parte degli inquirenti. Anche perché il potenziale degli inneschi finora poteva arrivare a procurare non più di una lieve bruciatura, ma c'è il rischio che l'Unabomber del momento decida di alzare il tiro. E se inizialmente sembrava non ci fossero affinità fra i destinatari, il fatto che uno degli ultimi pacchi sia stato recapitato a un condannato per stupro, potrebbe portare a sospettare di un a sorta di "vendicatore" solitario intenzionato ad applicare un suo personalissimo criterio di Giustizia.

Ma considerando altri due destinatari "tipo", ovvero l’ex avvocato del gerarca nazista Priebke e un fuoriuscito di Casa Pound, resiste anche l'ipotesi che tutto sia partito da un collettivo anarchico della capitale, che - nel caso - potrebbe benissimo a questo punto anche aver "passato la mano" a un gruppo del capoluogo lombardo.

Fra gli alti, anche un indirizzo dell’Inail, un ex dipendente dell’Università del Sacro Cuore, un’ex docente di biochimica dell’Università di Tor Vergata. Collegamenti con ambienti militari per tutte queste persone, proprio come il pasticciere con due fratelli militari altro destinatario del pacco incendiario. Non resta che aspettare.

Da Prima la Martesana

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