A casa senza genitori, 13enne beve un a bottiglia di vodka e finisce in coma etilico. Salvata dall'amico 15enne

Alzi la mano chi, le prime volte che i genitori lo hanno lasciato a casa da solo, non ha provato a fare qualcosa di "proibito". Anche correndo qualche rischio, come la protagonista di questa storia. Una tredicenne di Pavia è finita in coma etilico dopo essersi scolata una bottiglia di vodka con un amico 15enne. Il cui intervento è stato provvidenziale per salvarle la vita.

Lasciata a casa da sola, 13enne beve un a bottiglia di vodka e finisce in coma etilico

Mercoledì 15 maggio 2024, i due amici si erano trovati a casa del quindicenne, che era stato lasciato solo dai genitori, che evidentemente si fidavano del figlio. E, come racconta il nostro portale locale Prima Pavia, hanno iniziato a bere una bottiglia di vodka.

L'elevato tasso alcolico della bevanda, la quantità ingerita, la giovane età della ragazza e la poca abitudine hanno fatto il resto: ben presto la ragazzina ha iniziato a stare male, fino a perdere i sensi.

Salvata dall'amico (ubriaco pure lui)

Quando la ragazzina è svenuta, l'amico - anche lui in condizioni di ubriachezza - è riuscito però a ritrovare un briciolo di lucidità necessario per allertare i soccorsi.

A casa è dunque arrivata un'ambulanza, che ha accompagnato l'adolescente al Pronto soccorso del Policlinico San Matteo di Pavia, dove è stata presa in carico dal personale medico.

Cosa rischiano i genitori

Sul posto è giunta anche la pattuglia della Radiomobile di Pavia, che ha ricostruito l'accaduto anche per escludere la possibilità di responsabilità dei genitori. Questi ultimi difatti, hanno probabilmente lasciato i due da soli fidandosi, non pensando che potesse accadere il peggio.

Al momento non vi sono accuse rivolte ai genitori, poiché i due, anche se minorenni, hanno entrambi un'età superiore ai 12 anni. Pertanto non possono essere in alcun modo accusati di omissione di custodia.