Oggi è venerdì 17: frasi e immagini da mandare via WhatsApp
Ma davvero questo giorno porta sfortuna?
Un giorno funesto per i più superstiziosi, ma non per tutti. A maggio 2024 dovremo fare i conti con il "nefasto" venerdì 17. Ma perché si dice che il venerdì 17 porta sfortuna?
Oggi è venerdì 17: frasi e aforismi
Se volete mandare un messaggio spiritoso a qualche amico particolarmente superstizioso, o volete in qualche modo esorcizzare la sfortuna, ecco una raccolta di frasi "celebri" dedicate al venerdì 17.
Non credo alla jella, perché credere alla jella porta jella.
(Benedetto Croce)
Essere superstiziosi è da ignoranti, ma non esserlo porta male.
(Eduardo De Filippo)
Ti dico, avevo capito che la giornata era una di quelle storte. Quando mi sono messo la camicia è caduto un bottone, quando ho preso in mano la mia valigetta, la maniglia è caduta. Ti dico, avevo paura di andare in bagno.
(Rodney Dangerfield)
Venerdì 17: frasi da social
In epoca social, poi, non mancano le frasi diventate celebri con un post o un tweet. Eccone alcune tra le più divertenti:
Venerdì 17 porterà anche sfiga. Ma non mi pare che gli altri giorni dell’anno siano tutto sto carnevale di Rio.
Nessun venerdì 17 farà mai paura quanto un lunedì.
Oggi è venerdì 17: non stringete la mano a nessuno perché si sarà da poco grattato i coglioni.
E serviva un calendario per capire che siete sfigati? Non bastava uno specchio?
Affronto questo venerdì 17 con la tranquillità di chi ha già addosso una sfiga mortale di default.
Venerdì 17: immagini da inviare via WhatsApp
Ecco invece una raccolta di meme e immagini che potete inviare via WhatsApp (da cellulare tenete premuto sulla foto e poi cliccate condividi).
(immagini prese da Facebook)
Perché il venerdì 17 porta sfortuna
Non dappertutto, in verità, venerdì 17 è considerato portatore di sventura. Molti temono di più quando capita venerdì 13. Ma come nasce questa superstizione? Una spiegazione vera e propria non c'è, anche se ci sono alcune ipotesi, che spaziano dalla storia agli anagrammi, passando per la religione.
Alcuni ritengono che le origini di questa superstizione risalgano all’antica Roma e l'associano... a un anagramma: il 17 in numero romano si scrive XVII, che anagrammato dà origine a VIXI, che in latino significa “Ho vissuto”, inteso anche come “La mia vita è finita”. Per questo molti ritengano che il giorno più sfortunato dell'anno sia (quando capita) venerdì 17 novembre, dato che l'undicesimo mese dell'anno è quello dei morti.
Tra le spiegazioni ce n'è anche una "religiosa". Nell’Antico Testamento della Bibbia si racconta che il diluvio universale avvenne il 17 del secondo mese. Il venerdì è invece il giorno in cui morì Gesù.
Anche la smorfia napoletana non associa presagi positivi al 17, che rappresenta "la disgrazia". La cabala, invece, ne dà un'accezione positiva poiché nasce dalla somma numerica delle lettere ebraiche têt (9) + waw (6) + bêth (2). Queste, una volta lette, creano la parola tôv, che vuol dire “buono, bene”.