SVOLTA STORICA

All'Assemblea Onu l'ok all'adesione della Palestina. E Israele "distrugge" la Carta delle Nazioni Unite

Il documento approvato a larga maggioranza ma monta la protesta di Israele. Italia astenuta insieme a 25 Paesi e gli Usa hanno detto "no"

All'Assemblea Onu l'ok all'adesione della Palestina. E Israele "distrugge" la Carta delle Nazioni Unite
Pubblicato:

All'Assemblea dell'Onu arriva l'ok all'adesione della Palestina.

Una giornata in qualche modo dunque storica per la Palestina che fa un primo passo verso l'ammissione nelle Nazioni Unite.

L'Italia si è astenuta, gli Stati Uniti (che hanno diritto di veto) hanno votato contrario, mentre il "sì" è arrivato da Cina, Francia e Russia.

Adesione della Palestina, cosa è successo all'Assemblea Onu

Quella che potrebbe essere una svolta storica è arrivata attraverso l'adozione a larga maggioranza di una risoluzione che migliora lo status palestinese con la garanzia di "nuovi diritti e privilegi" (ma non quello di voto).

Il documento prevede anche l'invito al Consiglio di Sicurezza a riconsiderare favorevolmente la richiesta della Palestina di diventare il 194° Paese membro dell'Onu.

La protesta di Israele, come si sono mossi gli altri Stati

Senza spazio per troppi commenti, la protesta è arrivata da Israele, attraverso il ministro degli esteri Israel Katz:

"Una decisione assurda. Il messaggio che l'Onu manda è che la violenza paga. Questa risoluzione è un premio ai terroristi di Hamas".

Ancor più plateale la reazione dell'ambasciatore israeliano Gilad Erdan che ha "infilato" la Carta delle Nazioni Uniti in un "distruggi documenti".

Gilad Erdan mentre infila la Carta delle UN in un distruggi documenti
Gilad Erdan mentre infila la Carta delle UN in un distruggi documenti

Il documento ha avuto 143 voti a favore, 9 contrari (tra cui appunto quelli di Stati Uniti e Israele) e 25 astensioni tra cui l'Italia.

Assieme al nostro Paese si sono astenuti Germania, Gran Bretagna, Albania, Bulgaria, Austria, Croazia, Finlandia, Olanda, Svezia.

La posizione degli Usa e dell'Italia

La posizione degli Usa è stata illustrata dall'ambasciatore Robert Wood:

"Il nostro voto contrario non riflette l'opposizione allo Stato palestinese. La statualità potrà derivare soltanto da un processo che implichi trattative dirette tra le parti. Abbiamo detto fin dall'inizio che il modo migliore per garantire la piena adesione dei palestinesi alle Nazioni Unite è farlo attraverso negoziati con Israele".

Per l'Italia è arrivato il commento del rappresentante permanente, l'ambasciatore Maurizio Massari, perfettamente in linea con la posizione Usa:

"L'obiettivo di una pace globale e duratura potrà essere raggiunto solo sulla base di una soluzione a due Stati, ma tale obiettivo deve essere raggiunto attraverso negoziati diretti tra le parti. Dubitiamo che l'approvazione della risoluzione porterà a una soluzione duratura al conflitto. Per questo abbiamo deciso di astenerci".

Seguici sui nostri canali