Via libera da Atlantia

Autostrade per l'Italia torna allo Stato tre anni dopo il Morandi: 2,4 miliardi alla famiglia Benetton

Il contenzioso, passato anche attraverso decreti e ricorsi alla Corte Costituzionale, si era aperto dopo la tragedia del cavalcavia Polcevera a Genova.

Autostrade per l'Italia torna allo Stato tre anni dopo il Morandi: 2,4 miliardi alla famiglia Benetton
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Approvata la cessione dai soci di Atlantia, controllata dalla holding della famiglia Benetton. Autostrade per l'Italia torna allo Stato.


Autostrade per l'Italia torna allo Stato

Via libera da Atlantia, controllata tramite una holding dalla famiglia trevigiana Benetton, alla vendita di Autostrade per l'Italia al consorzio guidato da Cassa Depositi e Prestiti. Tradotto: a quasi tre anni dalla tragedia del Ponte Morandi a Genova, le Autostrade tornano allo Stato.

L'operazione, approvata dai soci di Atlantia (con l'ok di circa l’87% del capitale che ha preso parte al voto) porta così alla cessione dell'88,06% di Autostrade, una decisione che conferma la proposta del board, oggetto della trattativa intavolata lo scorso luglio.

Chiuso il contenzioso

E che archivia così la lunga e complessa stagione del contenzioso col Governo, in cui più volte era stato agitato lo "spettro" della revoca della concessione. Una forzatura che avrebbe però rischiato di innescare un procedimento amministrativo col rischio di dover poi riconoscere un maxi-indennizzo proprio ad Atlantia.

Ci sono voluti un decreto (Milleproroghe) e un giudizio della Corte Costituzionale (che ha decretato come illegittimo il ricorso di Autostrade per l'estromissione dalla ricostruzione del Ponte San Giorgio), per arrivare dopo circa tre anni alla risoluzione della controversia.

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Un finale che non ha del tutto convinto però i familiari delle vittime del Morandi, per via dei "fondi pubblici andati a remunerare la società". Intanto, sul fronte giudiziario, si sono concluse le indagini preliminari con l'avviso di chiusura recapitato a 69 persone.

Entro fine giugno la ratifica

Ora entro fine giugno verrà ratificato il contratto di vendita, mentre la dismissione della società verrà formalizzata dal board di Atlantia del 10 giugno.

Per la holding dei Benetton, suddivisa in quattro quote paritetiche in rappresentanza di altrettanti rami della famiglia di Ponzano Veneto, l'operazione frutterà una valorizzazione di circa 2,4 miliardi. Soldi che tuttavia resteranno ad Atlantia per possibili investimenti futuri.

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