Come si coltivano le patate in casa? I consigli degli esperti
E’ possibile anche piantarli in vasi, sacchi di iuta o addirittura sporte per la spesa
Come si coltivano le patate in casa? Ecco i consigli degli esperti. Le patate sono tra gli alimenti più amati dagli italiani, come dimostra l’indagine condotta lo scorso novembre da Potatoes Forever!, il progetto europeo promosso in Italia da UNAPA (Unione Nazionale tra le Associazioni dei Produttori di Patate). Su un campione di 2.900 persone, 1.396 hanno dichiarato di consumare patate più volte a settimana, e ben 902 hanno risposto di consumarle almeno una volta a settimana. Il restante campione consuma comunque patate almeno una volta ogni due settimane o una volta al mese, risultati che hanno confermato la preferenza del prodotto. Ma da dove dovremmo partire se volessimo coltivare noi stessi le nostre amate patate? Ecco dunque alcuni consigli dagli esperti di UNAPA.
Come si coltivano le patate in casa?
Se non si ha a disposizione un orto ma ci si vuole comunque cimentare nella coltivazione degli amati tuberi, è possibile anche piantarli in vasi, sacchi di iuta o addirittura sporte per la spesa. Il segreto, in questo caso, è sistemare sul fondo del contenitore uno strato di argilla espansa alto circa 2cm, che aiuterà a drenare il terreno, e che verrà poi ricoperto con il terriccio. Il periodo più idoneo per dare il via alla propria coltivazione di patate è proprio l’inizio della primavera, grazie all’aumento generale delle temperature che portano il suolo a circa 10°C. Un suolo troppo freddo, infatti, ritarderebbe la germinazione, mentre uno troppo caldo potrebbe accelerarla e mettere a rischio le piante più giovani. Non bisogna preoccuparsi troppo, tuttavia, dell’effettiva temperatura del terreno: tra le loro tante qualità, le patate sono naturalmente resistenti agli stress climatici.
La lavorazione del terreno
Senza un terreno lavorato a regola d’arte, le patate potrebbero non trovare le giuste condizioni per una crescita ottimale. È fondamentale infatti lavorare il suolo almeno a 30-40cm di profondità, per permettere alle radici di espandersi liberamente ed evitare i ristagni d’acqua tipici della superficie, che rischierebbero di far marcire i tuberi. Importante poi concimare a dovere – con letame, compost o concimi essiccati – per drenare ulteriormente il terreno e allo stesso tempo renderlo ricco di nutrienti, garantendo alle patate tutte le risorse organiche necessarie per il loro sviluppo.
La seminazione
Il modo più semplice per seminare le patate è il procedimento per talea. Si parte dai tuberi-seme o addirittura da veri e propri pezzi di patata tagliati appositamente, facendo attenzione che abbiano già iniziato a germogliare. Si passa dunque all’interramento delle talee, accertandosi che tra l’una e l’altra ci siano almeno 30cm di distanza e che i germogli siano rivolti verso l’alto, per facilitare la crescita della pianta.
L’importanza dell’acqua
Ci sono alcune accortezze da prestare durante la crescita dei tuberi per garantire un raccolto sano e abbondante, una tra queste è l’irrigazione. Una caratteristica delle patate – che le rende uno tra gli ortaggi più sostenibili – è infatti la ridotta impronta idrica, che fa sì che le piogge primaverili bastino a soddisfarne il bisogno d’acqua. In estate sarà necessario, invece, irrigare maggiormente per evitare che il terreno diventi troppo secco, senza però esagerare e rischiare che le patate risentano dei ristagni idrici. Il momento migliore per quest’operazione è il mattino presto, date le temperature più fresche che consentono di prevenire che la pianta si ammali.
Il momento della raccolta
Il momento giusto per iniziare la raccolta delle patate è quando la pianta in superficie si secca e ingiallisce, a quel punto basterà sollevare la zolla scovando tutti i tuberi in prossimità delle radici. Chiaramente, il tempo di maturazione varia a seconda del tipo di patata e del clima, dunque sarà necessario raccogliere un campione per verificare l’effettiva formazione del tubero. Un trucco per capire se la patata è pronta consiste nello strofinarne la buccia: se non si stacca con facilità significa che le patate sono pronte per essere raccolte. In realtà, le patate sono tranquillamente commestibili anche se leggermente acerbe, tuttavia in questo caso sono più difficili da conservare.