Il delitto di Esino

Ucciso col falcetto dal vicino, il movente shock: aveva lasciato un sacchetto di pellet davanti al suo box

Ci sarebbe una banale discussione tra vicini dietro l'uccisione di Pierluigi Beghetto

Ucciso col falcetto dal vicino, il movente shock: aveva lasciato un sacchetto di pellet davanti al suo box
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Una discussione per un motivo banalissimo: un sacchetto di pellet lasciato (forse per errore, forse per qualche istante) davanti al box sbagliato. E' morto per questo motivo Pierluigi Beghetto, il 53enne assessore di Esino Lario, ucciso domenica 21 aprile 2024 dal vicino di casa Luciano Biffi.

Pierluigi Beghetto, ucciso per un sacchetto di pellet

A dare la spiegazione dell'assurdo movente dell'omicidio di Esino Lario è stato lo stesso Biffi, che ha fornito la sua versione dei fatti di fronte al procuratore capo di Lecco Ezio Domenico Basso ammettendo le sue responsabilità.

Tra i due i rapporti non erano idilliaci. Come racconta il Giornale di Lecco, secondo quanto ricostruito c'erano già state delle discussioni in passato per una perdita di un tubo dell'acqua nell'appartamento di Biffi che provocava infiltrazioni in quello di Beghetto. 

Ma alla fine i due non si incrociavano spesso. L'assessore viveva infatti con la famiglia (moglie e due figli di 17 e 24 anni) a Usmate Velate, in Brianza, mentre Biffi - una vita da artista di strada - era tornato da pochi giorni a vivere in paese.

La lite e l'aggressione

Secondo quanto ricostruito, dunque, la scintilla che avrebbe mosso la furia di Biffi sarebbe stato un sacchetto di pellet appoggiato davanti al suo garage. Non ci sarebbe stata una vera e propria lite, dato che nessuno pare aver sentito delle urla. Il sessantenne avrebbe colpito la vittima con un falcetto da giardinaggio. Fatale l'ultimo colpo, sul collo.

Maggiori dettagli però emergeranno dall'autopsia, in programma martedì 23 aprile 2024.

 

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