Scocca l'ora delle Elezioni regionali in Basilicata: questa volta il "campo largo" è per il candidato di Centrodestra
Intanto, verso il voto per le Europee di giugno: FdI in calo, Forza Italia sorpassa la Lega
Regioni al voto, dopo i "tormentoni" di Sardegna e Abruzzo tocca alla Basilicata.
Ma questa volta il "campo largo" è per il candidato di Centrodestra. Non solo le forze che compongono la maggioranza del Governo nazionale, ma anche Italia Viva e Azione sostengono infatti il governatore uscente, l'ex generale Vito Bardi.
Messa così (anche guardando ai sondaggi) le speranze per il Centrosinistra e Movimento 5 Stelle sembrano nulle, o quasi.
Basilicata, per Bardi sembra una passeggiata
Ecco allora che fermo restando il giudizio sovrano delle urne, la strada che porta alla riconferma a governatore sembra tutta in discesa per Vito Bardi.
Come detto, non dopo poche qualche polemica e resistenza da parte della Lega, il presidente uscente può contare oltre che sul sostegno del partito di Salvini, Fratelli d'Italia, Forza Italia, Noi Moderati e civiche, anche sui partiti guidati da Matteo Renzi e Carlo Calenda.
Che attorno alla figura dell'ex generale ci sia ottimismo lo conferma anche l'ultimo intervento del segretario nazionale di Fi Antonio Tajani giunto a Potenza per lanciare l'ultimo appello al voto:
"Siamo ottimisti, il clima che si respira in Basilicata è positivo. Sono convinto che Bardi governerà altri cinque anni con una maggioranza più ampia. La partita si vince con il buongoverno".
Centrodestra unito, i messaggi di Meloni e Salvini
Assieme a Tajani, in un clima di ritrovata serenità e unione, a Potenza c'erano anche il presidente del Consiglio e leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, e il vicepresidente del Consiglio e guida della Lega, Matteo Salvini.
Mentre Meloni ha ribadito l'importanza del sud nei programmi di Governo, anche con riferimento alla questione Autonomia, Salvini, sulla stessa linea di Tajani, ha mostrato grande ottimismo per l'esito delle urne, rivendicando anche il lavoro del suo Ministero (le Infrastrutture e i Trasporti) sul territorio:
"Sono orgoglioso di quello che la Lega e il centrodestra hanno fatto in questi cinque anni in Basilicata. Da ministro dei Trasporti, in questo anno e mezzo, sto investendo come non mai su strade, ferrovie e infrastrutture: 3 miliardi solo sulla rete stradale e 10 miliardi sulla rete ferroviaria, a partire dalla Tito-Brienza, dalla Matera-Ferrandina, e collegando Potenza con il resto delle regioni del Sud".
E ancora:
"Penso che domenica tanti lucani voteranno e immagino che il centrodestra verrà confermato e ci sarà un ottimo risultato della Lega".
E gli altri? Schlein prova a suonare la carica
Nelle ultime il segretario nazionale del Pd Elly Schlein ha provato però a suonare la carica tirando la volata al candidato del Centrosinistra (Pd, M5S, Alleanza Sinistra Verdi, Alleanza Verdi-Sinistra, e anche le liste Basilicata Unita e Basilicata Casa Comune.) Piero Marrese, guardando soprattutto al popolo degli astenuti:
"Lo sosteniamo per il riscatto della Basilicata. Telefonate a dieci, venti persone che non votano e convincetele. Fate la differenza".
I tre candidati e quando si vota
Vito Bardi è nato a Potenza nel 1951, Bardi, già vicecomandante generale della Guardia di Finanza, è il presidente della Regione Basilicata dal 2019.
Piero Marrese è nato nel 1980 a Policoro. Presidente della Provincia di Matera e sindaco di Montalbano Jonico.
Il terzo candidato è Eustachio Follia. Corre per Volt, partito paneuropeo. Follia, 53enne giornalista professionista, è stato capo ufficio stampa del Comune di Matera e dal 2005 è responsabile dell’area comunicazione e stampa dell’Acquedotto Lucano.
I seggi saranno aperti domenica dalle 7 alle 23 e lunedì dalle 7 alle 15.
Non solo le Regionali, la corsa verso le Europee
Intanto, però, sta entrando sempre più nel vivo la "corsa" verso le Europee.
E gli ultimi sondaggi di Youtrend propongono un dato interessante. Pur essendo ancora il primo partito nel Paese, Fratelli d’Italia ha toccato infatti la percentuale di consensi più bassa da quando è al Governo (27.2%), ben lontana dal 30.4% del marzo 2023.
Allo stesso tempo, come dalle avvisaglie che si ravvisano da tempo, il sorpasso di Forza Italia (8.5%) sulla Lega (8.3%) è ormai certificato.
Ed ecco allora che tra gli addetti ai lavori ci si comincia a chiedere cosa farà Salvini nel caso (sempre più probabile) di una scoppola alle prossime europee?
Che fanno i leader? Si candidano o no?
Proprio il leader della Lega il 25 aprile scioglierà le sue riserve (ma sembrerebbe orientato al no) riguardo una sua candidatura alle Europee.
Antonio Tajani di Forza Italia, lo farà oggi, sabato 20. Il ministro degli Esteri sembra propenso a candidarsi capolista in tutte le Circoscrizioni, tranne nelle isole.
Giorgia Meloni farà sapere le sue strategie dopo il voto in Basilicata.
E il Centrosinistra? Mentre il Pd torna sotto al 20% (19.8%) Elly Schlein comunicherà la sua decisione riguardo alla corsa alle Europee domani, domenica 21.
Il M5s, stabile nei sondaggi (16.3%) ha nel frattempo avviato le proprie candidature alle Europee attraverso le piattaforme web.