Ancora morti sul lavoro: 45enne precipita dal tetto del teatro, 73enne si ribalta col trattore e affoga
Duplice tragedia in poche ore in Veneto. A Rovigo il cane della vittima ha vegliato sul corpo del suo padrone fino all'arrivo (purtroppo inutile) dei soccorsi
Ancora due gravi incidenti sul lavoro, ancora due vite spezzate. Giovedì 4 e venerdì 5 aprile 2024 sono altri giorni neri per l'Italia e per il Veneto in particolare. Due uomini sono morti mentre lavoravano. A Venezia un operaio di 45 anni è precipitato dal tetto del teatro Momo di Mestre, a Rovigo Giancarlo Rimbano, 73 anni, è affogato dopo essersi ribaltato con un trattore.
Precipita dal tetto del teatro Momo, morto operaio 45enne
Durante la mattinata di venerdì 5 aprile 2024, Mattia Dittadi, un operaio 45enne stava effettuando un sopralluogo sul tetto del Teatro Momo di Mestre quando purtroppo è caduto ed è deceduto sul colpo.
Il 45enne, impiegato da una ditta di manutenzione, intorno alle 10.30 si trovava insieme a due funzionari del Comune quando è precipitato dal tetto. Secondo le prime ricostruzioni, un lucernario non avrebbe retto il suo peso, cedendo quando gli ha messo un piede sopra.
Sul posto sono immediatamente intervenuti i sanitari del Suem, ma purtroppo per la vittima non c'è stato nulla da fare.
Si ribalta col trattore e muore affogato
Poche ore prima, giovedì 4 aprile 2024, Giancarlo Rimbano, 73 anni, era morto a Gavello (Rovigo) in un altro incidente sul lavoro.
Dopo le abbondanti piogge degli scorsi giorni che avevano portato ad un aumento esagerato della crescita dell'erba, Rimbano, aveva deciso di salire sulla sua motofalciatrice e andare a liberare il campo coltivato.
Dopo un po' di tempo però l'uomo ha smesso di rispondere al telefono e questo ha allarmato i familiari che hanno subito chiamato i soccorsi. Al loro arrivo, però, lo hanno trovato in acqua, oramai privo di vita. Nelle vicinanze c'era il suo cane, bagnato, che era probabilmente sceso in acqua per vegliarlo.
Per i sanitari però non c’è stato nulla da dare che constatare il decesso della vittima, il cui corpo, dopo i rilievi, è stato trasportato all’obitorio dell’ospedale di Rovigo, a disposizione del magistrato che dovrà stabilire la dinamica di quanto è avvenuto.
Il segretario della Uil Veneto: "Manca la cultura della sicurezza"
“Purtroppo qualche minuto fa abbiamo ricevuto una bruttissima notizia: a qualche metro dal nostro ufficio di Mestre c’è stato l’ennesimo morto sul lavoro. Una persona giovane, di 45 anni, è caduta mentre lavorava sul tetto del Teatro Momo perdendo la vita".
Così il segretario generale della UIL Veneto, Roberto Toigo, ha commentato l'ennesima tragedia sul lavoro avvenuta oggi.
"Quando ho ricevuto questa notizia ero seduto in ufficio e stavo organizzando la manifestazione di 4 ore di sciopero che è prevista per il prossimo 11 aprile proprio sulla sicurezza sul lavoro. Ho deciso di mollare la riunione e di recarmi sul luogo dell’incidente mortale.
Quando vedi da vicino queste cose, quando vedi un carro funebre, quando vedi che la salma sta per essere caricata e che questa persona non tornerà più a casa dalla propria famiglia, comprendi che quello che si sta facendo forse non è sufficiente. Oggi non c’è pienamente quella cultura sulla sicurezza che è necessaria affinchè queste cose non accadano. Così non si può andare avanti. Queste stragi sul lavoro sono le nostre morti in Occidente che devono essere fermate per tornare ad una società più giusta”.
Ancora vittime
Ancora vittime, dunque. Come in Toscana, dove Sandro Stentella, imprenditore 55enne e padre di due figli, è morto travolto dal muletto guidato da un collega che non si è accorto della sua presenza e lo ha investito.
Rischia invece di perdere un occhio un 45enne pakistano vittima di un infortunio sul lavoro durante la mattinata di venerdì 5 aprile 2024 a Turbigo, nel Milanese.
Gravissimo anche il bilancio di un incidente verificatosi giovedì 4 aprile 2024 alla Italcementi di Guardiaregia. Due operai dell’azienda, entrambi cinquantenni, sono rimasti ustionati in modo grave riportando bruciature sul 90 per cento del corpo. Entrambi sono stati intubati al Cardarelli, dove sono arrivati in codice rosso, sono in prognosi strettamente riservata e in serata sono stati trasferiti in ambulanza presso il centro grandi ustionati di Napoli.