Quanto costa la bolletta dell'acqua: la classifica delle città dove si paga di più (e di meno)
In Toscana i costi più alti, va decisamente meglio alla Lombardia. Milano è la città più economica (insieme a Cosenza)
In molti ci fanno poco caso, perché rientra nel "calderone" delle spese di condominio. Ma chi invece ha un impianto autonomo alle bollette della luce e del gas deve sommare anche quelle dell'acqua. E anche su queste non ci sono buone notizie. Nel 2023 mediamente ogni famiglia italiana ha speso 478 euro, con un aumento del 4% rispetto al 2022. Un incremento contenuto, ma che sale al 17,7% se parametrato ai cinque anni precedenti. Ma quanto ci costa l'acqua? E quali sono le città più care (e quelle più economiche)?
Quanto ci costa l'acqua
A rispondere a queste (e ad altre) domande è il 19° Rapporto sul servizio idrico integrato dell'Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva, diffuso in previsione della giornata mondiale dell'acqua che ricorre venerdì 22 marzo 2024.
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Cittadinanzattiva ha effettuato due simulazioni, prendendo in esame un nucleo familiare di tre persone che nel caso A consuma 182 metri cubi d'acqua all'anno e nel caso B si limita a 150.
In media si spende meno al Nord, dove la spesa media è stata di 427 euro, contro i 433 del Sud e delle Isole. Decisamente più sbilanciata la spesa al Centro, con ben 650 euro. Gli incrementi risultano invece pressoché simili a livello percentuale.
La città dove l'acqua costa di più è Frosinone, con una spesa annuale pari a 867 euro. Un salasso non solo rispetto a città lontane, ma anche al resto del Lazio (basti pensare che la differenza con Rieti è di 475 euro).
La regione dove si spende di più per l'acqua è però la Toscana, con 732 euro a famiglia, più del triplo rispetto ai 226 del Molise, la regione con la spesa più bassa.
Chi paga invece di meno sono i cittadini di Milano e Cosenza, dove la media parla di 184 euro spesi. In generale, la Lombardia piazza ben tre città (Monza e Bergamo, oltre a Milano) nella top ten delle più economiche. Tra le più care solo due non sono in Toscana: oltre a Frosinone c'è Enna.
In generale, però, per quasi tutti c'è stato un incremento delle spese, come mostra l'immagine seguente. Addirittura c'è chi - è il caso di Isernia - negli ultimi cinque anni ha visto raddoppiare la spesa. Non va meglio in Liguria, con Imperia all'88% e Savona al 67,6%.
Quanto possiamo risparmiare per l'acqua
Nello scenario B (con 150 metri cubi di acqua consumata) il risparmio è considerevole. In un anno il risparmio sarebbe di 101 euro, pari al 27%. Una famiglia toscana potrebbe risparmiare 183 euro, mentre una del Molise pagherebbe 42 euro in meno.
Da ricordare che per le famiglie con soglia Isee fino a 9.250 euro è previsto il Bonus Idrico.
"Anche quest'anno - sottolinea Tiziana Toto, responsabile nazionale delle politiche dei consumatori di Cittadinanzattiva -registriamo un ulteriore incremento dei costi sostenuti dalle famiglie per il servizio idrico e, a fronte di ciò, torniamo a sottolineare la necessità di rafforzare gli strumenti a supporto delle fasce più deboli della popolazione, ampliando la platea degli aventi diritto al bonus sociale idrico e la diffusione dei bonus integrativi previsti da un numero ancora limitato di territori".
"Molto ancora c'è da fare al fine di promuovere comportamenti più sostenibili da parte dei consumatori, anche se, anno dopo anno, si rivelano sempre più attenti e interessati ad avere strumenti chiari per compiere scelte sostenibili".
La dispersione idrica
Un problema dal grande peso è sempre quello della dispersione idrica, che secondo gli ultimi dati Istat (2020) è pari al 42,2%. La regione dove si disperde più acqua è la Basilicata con il 62%, mentre la Valle d'Aosta è la più virtuosa con il 23,9%.
A livello provinciale brilla Macerata con appena il 9,8%. Belluno e Latina, invece, si contendono il poco invidiabile primato della dispersione idrica, che supera il 70%.