1° luglio 2021

Da oggi il Green pass europeo: le regole per Grecia, Spagna e Croazia

Ecco quali sono le regole delle mete estere più frequentate dagli italiani, Croazia e Francia comprese.

Da oggi il Green pass europeo: le regole per Grecia, Spagna e Croazia
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Oggi, 1° luglio 2021, il Green Pass europeo entra ufficialmente in vigore: sarà possibile poter tornare a partecipare a grandi eventi pubblici (concerti, fiere, matrimoni, feste o cerimonie religiose e civili) e viaggiare in Italia fra eventuali territori classificati zona rossa o zona arancione, così come viaggiare nel resto d'Europa.

Ed è proprio la questione inerente i viaggi, mentre l'estate entra nel vivo, che è utile conoscere quali sono le regole vigenti all'estero (considerando che le norme fra Paesi differiscono) e come affrontare preparati le ferie in terra straniera senza intoppi.

Cos'è il Green Pass europeo

Il Green Pass europeo agevolerà la libera circolazione sicura dei cittadini nell'UE durante la pandemia di COVID-19. Il certificato verrà introdotto negli Stati membri dell'UE. I paesi possono già iniziare a rilasciare e utilizzare tale documento, che sarà disponibile in tutti gli Stati membri dell'UE a partire da oggi, 1º luglio 2021.

Spetta agli Stati membri decidere se accettare un certificato di vaccinazione dopo una dose o dopo il completamento dell'intero ciclo di vaccinazione.

Green Pass Europeo e Green Pass Nazionale: le differenze

In questa fase è importante non confondere il Green Pass Europeo e quello nazionale (chiamato anche Certificazione Verde).

Per ottenere la certificazione verde italiana, che non ha validità per gli spostamenti all’estero, è necessario attendere il 15° giorno successivo all’inoculazione della prima dose di vaccino. La Certificazione verde COVID-19 si è rivelata utile per partecipare a eventi pubblici, matrimoni, per accedere a residenze sanitarie assistenziali o altre strutture, spostarsi in entrata e in uscita da territori classificati in "zona rossa" o "zona arancione". Il Governo, in considerazione dei fatti recenti, non esclude però di stringere la maglie in relazione al rilascio del documento dopo una sola dose di vaccino, per via della variante Delta. 

Dal 1 luglio la Certificazione verde COVID-19 sarà valida come EU digital COVID certificate e renderà più semplice viaggiare da e per tutti i Paesi dell'Unione europea e dell’area Schengen.

Sarà un prova digitale attestante che una persona:

  • è stata vaccinata contro la patologia da Covid-19;
  • ha ottenuto un risultato negativo al test;
  • è guarita dalla patologia.

Le autorità nazionali sono responsabili del rilascio del certificato. Per l'Europa, i bambini con più di 6 anni dovranno sottoporsi al tampone per ottenere il green pass, mentre quelli sotto i 6 anni non dovranno effettuare nemmeno i test.

Resta aperta una grande incognita a cui le istituzioni dovranno dare risposte rapide. L’Italia - in virtù dell'allarme variante - medita di allinearsi all’Europa, dando il pass solo a chi ha fatto il richiamo, non basterebbe più soltanto la prima dose. Che valore avranno, a quel punto, i certificati scaricati di coloro che hanno ottenuto solo la prima dose di vaccino? La questione è aperta e decisamente urgente.

Green Pass europeo: il sito di riferimento

Segnaliamo il sito YourEurope, strumento davvero prezioso per orientarsi nel dedalo di regole, restrizioni e misure anti Covid vigenti nei vari Paesi. Il portale, inoltre, è costantemente aggiornato; motivo per il quale è opportuno un monitoraggio continuativo mentre si organizza la propria trasferta estera.

Per garantire la sicurezza degli spostamenti su strada e in treno, aereo o nave durante la pandemia di coronavirus, l'UE ha messo a disposizione un sistema a semaforo che classifica i paesi dell'UE (UE 27 + Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera) in base ai tassi di contagio. È anche possibile trovare informazioni sui requisiti di ingresso, nonché su eventuali restrizioni e norme speciali in vigore (ad esempio in materia di quarantena e test). Poiché alcuni Paesi potrebbero aver adottato norme più severe, è sempre opportuno verificare le misure specifiche in vigore nel paese che si intende visitare o attraversare.

Grecia, Spagna, Francia e Croazia

Concentriamoci su 4 mete estere molto amate dagli italiani e vediamo quali sono le norme per organizzare una vacanza in quei Paesi.

Spagna: la Spagna dovrebbe iniziare ad accettare i certificati "EU Digital COVID" (EUDCC) a partire da oggi: 1º luglio 2021. I passeggeri con certificato digitale COVID UE, così come tutti i viaggiatori provenienti da Paesi non considerati a rischio, otterranno un "FAST CONTROL QR code" dopo aver compilato il modulo di controllo sanitario prima della partenza (disponibile anche nell'app Spain Travel Health). Il "FAST CONTROL QR code" consente di accedere a controlli sanitari più rapidi, in quanto i passeggeri non dovranno esibire il certificato né all'imbarco né al controllo di salute all'arrivo.

I titolari di EUDCC potranno entrare in Spagna, senza essere soggetti a ulteriori restrizioni (prova o quarantena), a condizione che il loro certificato contenga:

Certificato di vaccinazione, valido a partire dai 14 giorni successivi alla somministrazione della seconda dose di vaccino (o dose unica, per i vaccini monodose).

  • Nome e cognome del titolare
  • Data di vaccinazione, indicando la data dell'ultima dose somministrata
  • Tipo di vaccino somministrato
  • Numero di dosi somministrate/Scheda completa
  • Paese di emissione
  • Identificazione dell'ente che rilascia il certificato di vaccinazione

Sono accettati i seguenti vaccini: Pfizer/BioNTech, Moderna, AstraZeneca, Johnson & Johnson (Janssen), Sinovac e Sinopharm.

Certificato di recupero (guarigione) dal COVID-19. Validità: Tra 11 e 180 giorni dal primo risultato positivo.

Risultato negativo a un test COVID-19. Sono accettati sia i test PCR che quelli antigenici. Validità: 48 ore (prima dell' arrivo). I bambini di età inferiore ai 12 anni sono esentati dai requisiti per le prove o la quarantena.

In Spagna, quindi, una sola dose di vaccino non è sufficiente: bisogna perciò esibire un tampone negativo nel caso non fosse stata terminata la procedura vaccinale.

Croazia: la Croazia dovrebbe iniziare ad accettare i "certificati COVID digitali UE" (EUDCC) a partire dal 1º luglio 2021.

I titolari di EUDCC possono entrare in Croazia senza essere soggetti a ulteriori restrizioni (prova o quarantena), a condizione che il loro certificato contenga:

Prova della vaccinazione, valida alle seguenti condizioni:

  • 14 giorni dopo la seconda dose, o 14 giorni dopo la prima dose se il vaccino è somministrato in una singola dose (Janssen/Johnson &Johnson).
  • Tra 22 e 42 giorni dalla prima dose di vaccino Pfizer, Moderna o Gamaleya.
  • Tra 22 e 84 giorni dalla prima dose di vaccino AstraZeneca.

Prova del recupero (guarigione) da COVID-19, valido 180 giorni (almeno 11 giorni dopo il risultato positivo a un test COVID-19).

Risultato negativo a un test COVID-19. Sono accettati sia i test PCR che Rapid Antigen. Validità: 72 ore per i test PCR, 48 ore per i test RAT. I bambini di età inferiore ai 12 anni sono esentati dai requisiti per le prove o la quarantena.

Ingresso in questo paese senza il certificato COVID digitale UE o con un certificato non conforme ai requisiti nazionali
La Croazia applica l' approccio adottato dall'UE in materia di restrizioni ai viaggi provenienti dagli Stati membri dell'UE e dai paesi associati Schengen.

Francia: la Francia dovrebbe iniziare ad accettare i certificati "EU Digital COVID" (EUDCC) a partire dal 1º luglio 2021.

I titolari di EUDCC potranno entrare in Francia, senza essere soggetti a ulteriori restrizioni (prova o quarantena), a condizione che il loro certificato contenga:

Prova della vaccinazione, valida:

  • a partire da 2 settimane dopo la seconda dose del vaccino;
  • a partire da 4 settimane dopo la dose singola del vaccino Janssen/Johnson & Johnson;
  • a partire da 2 settimane dopo la prima dose di qualsiasi vaccino approvato, per le persone che si sono riprese da una precedente infezione da COVID-19.

Sono accettati i seguenti vaccini approvati dall'EMA: Pfizer/BioNTech, Moderna, AstraZeneca, Johnson & Johnson (Janssen).

Risultato negativo a un test COVID-19. Sono accettati sia i test PCR che quelli antigenici. Validità: 72 ore (prima dell' arrivo)
I bambini di età inferiore ai 11 anni sono esentati dai requisiti per le prove o la quarantena.

Grecia: i titolari di "certificati COVID digitali UE" (EUDCC) possono entrare in Grecia senza essere soggetti a ulteriori restrizioni (prova o quarantena), a condizione che il loro certificato contenga:

Prova della vaccinazione completa. La vaccinazione è considerata completata 14 giorni dopo la seconda dose di vaccino (per Johnson &Johnson, la vaccinazione è considerata completata 14 giorni dopo l'assunzione della dose singola). I vaccini accettati sono: Pfizer BioNtech, Moderna, Astra Zeneca/Oxford, Novavax, Johnson + Johnson/Janssen, Sinovac Biotech, Gamaleya (Sputnik), Cansino Biologics, Sinopharm.

Prova di recupero da COVID-19 (valido per 9 mesi dal 20º giorno successivo al primo risultato positivo).

Risultato negativo a un test COVID-19. Itest PCR ( prescritti entro 72 ore prima dell'arrivo) e i test Rapid Antigen ( prescritti entro 48 ore prima dell'arrivo) sono entrambi accettati. I bambini di età inferiore ai 12 anni sono esentati dal requisito del test o della quarantena.

Per il rientro in Italia serve il tampone?

Visionando le regole vigenti in questi Paesi esteri sorge quindi un dubbio. Nel caso il ciclo vaccinale non fosse compiuto bisogna avvalersi del tampone negativo per poter villeggiare in quei luoghi. Ma una volta che si intende fare ritorno in Italia sarà nuovamente necessario esibirne uno?

In Italia il Green Pass viene rilasciato dopo 14 giorni dalla prima somministrazione del vaccino, ma c'è già un ma. Negli ultimi giorni, infatti, si sta discutendo dell'ipotesi di una rimodulazione della certificazione a causa della variante delta e non è escluso che le modalità di rilascio possano cambiare in breve tempo. Al momento, il sito del Ministero della Salute chiarisce:

Per tutti coloro che hanno soggiornato o transitato nei quattordici giorni antecedenti all’ingresso in Italia in uno o più dei seguenti Stati e territori (Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca (incluse isole Faer Oer e Groenlandia), Estonia, Finlandia, Francia (inclusi Guadalupa, Martinica, Guyana, Riunione, Mayotte ed esclusi altri territori situati al di fuori del continente europeo), Germania, Grecia, Irlanda, Israele, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi (esclusi territori situati al di fuori del continente europeo), Polonia, Portogallo (incluse Azzorre e Madeira), Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna (inclusi territori nel continente africano), Svezia, Ungheria, Islanda, Norvegia, Liechtenstein, Svizzera, Andorra, Principato di Monaco) la normativa prevede che al rientro in Italia sia obbligatorio:

Presentare la Certificazione verde COVID-19 rilasciata ai sensi del decreto-legge 22 aprile 2021, n.52, e dei Regolamenti UE 2021/953 e 2021/954 (Regolamenti in materia di EU Digital Covid Certificate) da cui risulti una delle condizioni: aver completato il ciclo vaccinale prescritto anti-SARS-CoV-2 da almeno 14 giorni oppure esser guariti da COVID-19 (la validità del certificato di guarigione è pari a 180 giorni dalla data del primo tampone positivo) oppure essersi sottoposti a tampone molecolare o antigenico effettuato nelle 48 ore prima dell’ingresso in Italia con esito negativo. I minori al di sotto dei 6 anni sono esentati dall’effettuare il tampone pre-partenza.

Vediamo un caso pratico: cosa devo fare se torno a casa dopo una vacanza in Grecia?

Chi fa ingresso in Italia dall'estero è sottoposto a obblighi sanitari. Per chi è stato soltanto in Paesi UE (+ Schengen, Israele, Canada, Giappone e USA) è necessario soltanto:

  • Registrazione su European Passenger Locator Form
  • Presentare, a chiunque sia preoposto ad effettuarne il controllo, un Certificato COVID digitale UE, da cui risulti alternativamente: l’avvenuta vaccinazione anti-SARS-CoV-2, con attestazione del completamento del prescritto ciclo vaccinale da almeno quattordici (14) giorni; l'avvenuta guarigione da COVID-19, con contestuale cessazione dell'isolamento prescritto in seguito ad infezioneda SARS-CoV-2; l'effettuazione, nelle quarantotto (48) ore antecedenti all'ingresso nel territorio nazionale, di test antigenico rapido o molecolare con esito negativo al virus SARS-CoV-2.

In alternativa al Certificato Covid digitale, ai fini del rientro in Italia, in questa fase, è possibile presentare una Certificazione verde, con ciò intendendosi un certificato, anche rilasciato in Grecia o in altro Stato Membro dell’Unione Europea, a seguito di una vaccinazione validata dall’Agenzia Europea per i medicinali, dell’avvenuta guarigione da COVID-19 con contestuale cessazione dell’isolamento prescritto o dell’effettuazione, nelle 48 ore antecedenti all’ingresso nel territorio nazionale di test antigenico rapido o molecolare con esito negativo.

Tali certificazioni devono essere redatte in italiano, inglese, francese o spagnolo, possono essere esibite sia in formato digitale e cartaceo e devono possedere i dati indicati dall’articolo 3 del DPCM 17 giugno 2021.

Se non disponi del Certificato COVID digitale UE o di una Certificazione verde, puoi comunque entrare in Italia, ma a condizione di:

· sottoporti a un periodo di dieci (10) giorni di quarantena presso l'abitazione o la dimora, previa comunicazione dell'ingresso nel territorio nazionale al Dipartimento di prevenzione dell'azienda sanitaria competente per territorio;

· effettuare un ulteriore test molecolare o antigenico al termine dei dieci giorni di quarantena.

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