Allarme dell'Oms per una nuova ondata di Covid in Europa
Dopo dieci settimane di calma, i casi hanno registrato un incremento del 10%, con la curva che è tornata a salire dopo oltre due mesi. Sotto osservazione la variante Delta.
L'Oms (Organizzazione mondiale della Sanità) lancia l'allarme per una nuova ondata di Covid in Europa.
A preoccupare è la diffusione della variante Delta: in Europa i casi la scorsa settimana hanno registrato un incremento del 10%.
Secondo l'Ecdc (Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie), entro la fine di agosto la variante indiana raggiungerà quota 90% dei nuovi casi.
E nel frattempo, sempre in Europa secondo l'Oms il 63% dei cittadini sta ancora aspettando la prima dose di vaccino.
Qualche numero?
- Russia: 672 vittime nelle ultime 24 ore
- Uk: 28mila casi ieri
- Portogallo: reintrodotto il coprifuoco in 45 Comuni, Lisbona compresa
- Israele: si pensa di chiudere l'aeroporto di Gerusalemme
- Africa: vaccinato solo l'1.2% della popolazione
Ricciardi: "Non si esclude un lockdown"
Il consulente del ministero della Salute Walter Ricciardi cala la scure:
"Nella lotta all'epidemia non si può escludere nulla, però abbiamo tutte le possibilità per evitarlo, se continuiamo a rispettare tutte le misure che ancora sono in vigore e intensifichiamo ancora più le vaccinazioni. Se invece non lo facciamo, provocheremo un aumento dei casi e non si può escludere che vengano introdotte misure che riducano la mobilità".
Il professore, intervistato da Radio Capital su 'The Breakfast Club', affronta in primis l'argomento più urgente, ovvero quello della variante Delta:
"La variante Delta ci deve preoccupare: sta creando problemi dalla Gran Bretagna alla Colombia, non dobbiamo compiere gli stessi errori del passato quando il virus è stato sottovalutato. Probabilmente si avrà anche in Italia il numero di contagi del Regno Unito, ma se la popolazione più fragile sarà protetta gli effetti sulla mortalità e le ospedalizzazioni saranno le stesse dell'Inghilterra, quindi molto limitati".
L'importanza di immunizzare la popolazione è nuovamente ribadita. La panoramica in merito ai danni delle nuove varianti, però, resta ancora incerta. A Ricciardi viene posto il quesito circa possibili nuove serrate e lockdown in autunno.
"Abbiamo tutte le possibilità per evitarlo, se continuiamo a rispettare tutte le misure che ancora sono in vigore e intensifichiamo ancora più le vaccinazioni. Se invece non lo facciamo, provocheremo un aumento dei casi e non si può escludere che vengano introdotte misure che riducano la mobilità".
Il nodo discoteche
Inevitabilmente sono ancora le discoteche - proprio per la natura del luogo e della tipologia di convivialità - a finire nel mirino degli esperti che le indicano come i posti maggiormente a rischio da frequentare:
"sono ambienti tipicamente pericolosi con un virus che si diffonde per via respiratoria, tanto più con una variante così contagiosa. Le discoteche potranno riaprire solo quando verrà disposto un controllo rigorosissimo con accesso consentito solo a chi è vaccinato, chi ha già avuto il Covid o chi è certamente negativo al tampone. Appena entra un infetto e ci sono soggetti suscettibili, è sicura la trasmissione" spiega Ricciardi.
Ipotesi nuova ondata
E sulla questione vaccinati e Delta emerge un dato importante: questa variante riesce ad infettare anche i vaccinati. La differenza, che è significativa, risiede però nel fatto che le conseguenze dell'infezione su pazienti immunizzati con il ciclo vaccinale completo sono tendenzialmente meno gravi e raramente infauste. Insomma: il vaccino evita la malattia grave.
Secondo l'Organizzazione mondiale della Sanità ci sarebbero già le tre condizioni per poter prevedere una "nuova ondata di decessi ed eccesso di pressione ospedaliera dovuta al Covid-19 prima dell'autunno". A far salire i rischi sarebbero tre fattori: le nuove varianti, la copertura vaccinale insufficiente e l'incremento dei contatti sociali. L'Oms profetizza una nuova ondata in Europa, a meno che "non si resti disciplinati".