Prima vicenza

Anziana uccisa con un piatto di spaghetti: arrestata la pronipote che voleva l'eredità

Una caso di cronaca che aveva subito insospettito gli inquirenti, nonostante (in apparenza) la morte dell'anziana fosse avvenuta per cause naturali

Anziana uccisa con un piatto di spaghetti: arrestata la pronipote che voleva l'eredità
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C’è un arresto per la morte di Maria Basso, 80enne, il cui decesso in circostanze sospette, nel 2022 era ribalzato su tutte le principali testate nazionali. A finire in manette la pronipote dell’anziana che l’avrebbe istigata a mangiare un piatto di spaghetti, sapendo che sarebbe stato letale per la signora, obbligata a nutrirsi soltanto di omogeneizzati.

Il movente? Ereditare un patrimonio da mezzo milione di euro. L'accusa è di circonvenzione di incapace e omicidio aggravato.

Maria Basso

Avvelena la prozia 80enne per "spillarle" il patrimonio

Il 22 febbraio 2024 la pronipote di Maria Basso è stata arrestata dai Carabinieri della stazione di Aci Castello, in Sicilia, con il supporto dei militari dell'Arma della compagnia di Acireale e di Asiago. La donna è ai domiciliari, con l'uso del braccialetto elettronico, accusata di circonvenzione di incapace e omicidio aggravato.

Come racconta Prima Vicenza, voleva intascare il patrimonio di 500 mila euro della prozia con un piano ben architettato: quel piatto di spaghetti, che ha servito all’80enne, avrebbe portato a ricondurre il decesso a cause naturali. Ma la presunta assassina non aveva fatto i conti con il personale della casa di riposo in cui l’anziana era ricoverata e i parenti, che sapevano quanto una variazione alla dieta avrebbe potuto essere letale.

Uccisa con un piatto di spaghetti

La vicenda prende il via il 4 settembre 2022, quando Maria Basso, veneta originaria di Bassano e da qualche anno ospite alla casa di riposo "Giovanna Maria Bonomo" di Asiago, decide di riunire la sua famiglia, sia i parenti vicentini che quelli materni che si sono trasferiti in Sicilia, per festeggiare il suo compleanno.

Casa di riposo Bonomo

Con l'occasione Maria conosce Paola Pepe, sua seconda cugina che poi tornerà più volte con il compagno a trovare l'anziana. Il 1° dicembre 2023 la svolta: la coppia torna per portarla fuori a pranzo, ma dal quel momento la Basso non farà più ritorno alla casa di riposo.

La direttrice, la sera, non vedendo rientrare l'ospite nella struttura contatta i parenti siciliani, che prima raccontano che l'anziana avrebbe voluto passare la notte fuori e, successivamente, le inviano una lettera in cui spiegano che d'ora in poi Basso li seguirà in Sicilia dove si prenderanno cura di lei.

I sospetti e la morte

Ecco che con il passare dei giorni sembrerebbe delinearsi anche la motivazione di tanta sollecitudine nel voler accudire la lontana parente. Maria Basso nella sua vita aveva accumulato un bel gruzzoletto, circa 500mila euro, che per sua volontà erano stati destinati ad un istituto salesiano di Milano.

Improvvisamente, però, al lascito depositato presso il notaio Muraro di Marostica ne spunta uno nuovo in cui l'unica beneficiaria è proprio la pronipote di Basso. Nonostante ciò, pochi giorni prima del decesso, sono state fondamentali le acquisizioni delle dichiarazioni dell'anziana. Si è evinto che l'anziana era stata a pranzo fuori con la lontana parente, la quale le aveva offerto un piatto di spaghetti e un dolce. La signora, per motivi di salute, poteva assumere soltanto omogeneizzati. A seguito di questo evento, c'è stato poi la degenerazione del quadro clinico che ha portato alla morte.

La denuncia dei parenti e l'intervento della procura di Vicenza

I parenti veneti, colti di sorpresa per il decesso dell'80enne, hanno sporto denuncia convinti anche la vittima non fosse d'accordo per questo cambio repentino di vita. Sulla base delle accuse dei parenti di Asiago, la procura di Vicenza ha disposto l'autopsia sul corpo di Maria Basso e ha aperto un fascicolo. Si arriva così al 22 febbraio 2024, quando la pronipote viene arrestata per circonvenzione di incapace e omicidio aggravato.

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