Clamoroso autogol

Lo spot del Ministero dei Trasporti per la sicurezza stradale... senza cinture. Ora si corre ai ripari

Il ministro Salvini l'aveva già condiviso sui propri social, mentre il regista si dice "rammaricato". Verranno modificati

Lo spot del Ministero dei Trasporti per la sicurezza stradale... senza cinture. Ora si corre ai ripari
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La nuova campagna per la sicurezza stradale lanciata martedì 20 febbraio 2024 dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti guidato da Matteo Salvini sta diventando un autogol. Nei tre spot nei quali vengono riprodotte alcune scene di giovani che si ritrovano in auto con comportamenti pericolosi, nessuno indossa le cinture di sicurezza.

Lo spot del Ministero dei Trasporti per la sicurezza stradale... senza cinture

Nel video ecco lo spot finito al centro della polemiche

E scoppia la polemica al punto da dover correre ai ripari. I filmati saranno cambiati, assicura il regista Daniele Falleri che si dice rammaricato, mentre il vicepremier leghista specifica che i filmati non sono ancora andati in onda sulla tv pubblica né è stata definita la loro effettiva programmazione. Intanto, però girano sul web, ed è stato lo stesso Salvini a condividerli sui propri social.

Lo spot contestato

Ognuno dei tre filmati ha un incipit unico che presenta la scena, che poi si divide in due parti per mostrare le possibili scelte del conducente: una chiaramente sbagliata e fatale, l'altra corretta.

Peccato nei video sia stato tralasciato un elemento fondamentale della sicurezza al volante: l'uso della cintura di sicurezza.

Anche Matteo Salvini ha condiviso il video dello spot, probabilmente non facendo caso a quel dettaglio.

"Fai l’unica scelta possibile. Perché ne va della Vita, tua e degli altri. È questo il messaggio che il @mitgov_it ha fatto partire con una campagna sulla sicurezza stradale, che ha come obiettivo la sensibilizzazione di chi si mette al volante, in particolare i più giovani, per mettere fine all’inaccettabile strage sulle strade italiane", ha scritto il ministro. La campagna pubblicitaria di compone di tre diversi spot, che vedono come testimonial tre diversi personaggi noti al grande pubblico: Elisabetta Gregoraci, Giancarlo Fisichella e Luca Campolunghi. Con loro, spiega Salvini, "sono state affrontate tre delle principali cause che ogni anno portano via troppi ragazzi. A partire dalla distrazione del cellulare alla guida, qui con Elisabetta Gregoraci. Non solo multare e punire, ma anche educare e sensibilizzare: il nuovo #CodicedellaStrada passa anche da qui".

Sul tema, che raccoglie molte critiche sui diversi canali social, si è acceso anche l’interesse della politica.

Ira di Pd e M5S

Il capogruppo del Pd in commissione vigilanza Rai Stefano Graziano ha chiesto al dipartimento per l’editoria di bloccare la nuova campagna sulla sicurezza stradale. Lo stesso fanno con una nota un gruppo di deputati del M5s che attaccano Salvini:

"Guardando bene la pubblicità tutte le persone nell’auto sono senza cinture di sicurezza allacciate. Uno spasso: è la mesta conferma che Salvini e sicurezza stradale sono due rette parallele destinate a non incontrarsi mai".

Tenta ancora di metterci una toppa il regista Falleri:

"Le polemiche sugli spot riguardo la sicurezza stradale, che sono stati realizzati unicamente con l’obiettivo di sensibilizzare i giovani su alcuni comportamenti della vita di tutti i giorni, senza edulcorazioni. L’intento di questi filmati è e rimane educativo, apporteremo quindi alcune modifiche affinché gli spettatori non vengano distolti dall’unico obiettivo che ci sta veramente a cuore: sensibilizzare tutti a contribuire, ognuno nel suo piccolo, a salvare vite umane".

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