Pagelle scuola elementare: tornano ottimo, buono, discreto, sufficiente e insufficiente
I livelli (avanzato, intermedio, base, in via di acquisizione) sono durati soltanto tre anni. L'annuncio di Valditara
Cambiano ancora una volta le pagelle degli studenti della scuola elementare e si torna al passato. Tre anni dopo l'ultima riforma, che aveva imposto i livelli (avanzato, intermedio, base e in via di apprendimento), si torna all'antico. Non all'antichissimo, con i voti in pagella, ma ai giudizi sintetici. Dunque se avete figli che frequentano la scuola primaria presto potrete tornare a leggere ottimo, buono, discreto, sufficiente e insufficiente.
Pagella scuola elementare: cambia ancora tutto
Una decisione motivata dal ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara con la necessità di maggiore chiarezza per le famiglie e gli stessi alunni.
"Abbiamo deciso di tornare, dal prossimo anno scolastico, a formule comprensibili al posto di quelle astruse introdotte di recente. Come fa un genitore o un bambino a capire che “in via di prima acquisizione” vuol dire insufficiente? È una questione di chiarezza. Stiamo valutando se sia utile aggiungere la possibilità di mettere gravemente insufficiente".
Quando cambia la pagella delle elementari
La "rivoluzione" (che tale non è, in realtà) partirà dunque dal prossimo anno scolastico ed è contenuta da un emendamento al Disegno di legge che regola (e inasprisce) le norme sulla condotta.
Come funziona il sistema dei livelli in pagella
Come detto, il sistema dei livelli (introdotto nel 2020 dal Governo Conte bis) era stato più volte criticato per la mancanza di immediatezza. I livelli sono quattro, così spiegati:
- Avanzato: l’alunno porta a termine compiti in situazioni note e non note, mobilitando una varietà di risorse sia fornite dal docente sia reperite altrove, in modo autonomo e con continuità.
- Intermedio: l’alunno porta a termine compiti in situazioni note in modo autonomo e continuo; risolve compiti in situazioni non note utilizzando le risorse fornite dal docente o reperite altrove, anche se in modo discontinuo e non del tutto autonomo.
- Base: l’alunno porta a termine compiti solo in situazioni note e utilizzando le risorse fornite dal docente, sia in modo autonomo ma discontinuo, sia in modo non autonomo, ma con continuità.
- In via di prima acquisizione: l’alunno porta a termine compiti solo in situazioni note e unicamente con il supporto del docente e di risorse fornite appositamente.
Tra i più critici anche il vicepremier Matteo Salvini, che lo scorso anno aveva ironizzato con un video social sulla pagella della figlia:
"Ho visto la pagella di mia figlia, quinta elementare. Per interpretarla e capirla ci vuole la laurea".
Giusto il ritorno dei giudizi?
Se da un lato il ritorno dei giudizi sarebbe maggiormente chiaro per tutti, dall'altro sostengono alcuni pedagogisti, potrebbe "mortificare" in qualche modo gli studenti, che si vedrebbero di fronte a un'insufficienza evidente (cosa che è successa a tutti in passato, eh...).
Ma c'è anche chi Elisabetta Nigris, che aveva guidato la commissione per la valutazione nel 2020, definisce i giudizio come una semplice "etichetta", che non misura i traguardi raggiunti e quelli ancora da raggiungere.
Il dibattito è fervente, anche alla luce del recente episodio di uno studente marchigiano 14enne che si è buttato dalla finestra della scuola dopo un 2 in matematica.
Sia quel che sia, quel che è certo è che sulla validità o meno del sistema dei livelli - come hanno sottolineato anche alcune sigle sindacali - non è stata compiuta alcuna verifica, che motiverebbe in un certo qual senso il cambiamento.