INCREDIBILE NEGLI USA

Stati Uniti shock, Repubblicani chiedono la rimozione di Biden

Alcuni fedelissimi di Donald Trump si appellano al 25° emendamento che prevede tra le cause l'incapacità

Stati Uniti shock, Repubblicani chiedono la rimozione di Biden
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Joe Biden a fine corsa senza nemmeno aspettare la grande corsa elettorale finale americana?

E quello che chiedono i Repubblicani. O perlomeno diversi parlamentari repubblicani più fedeli a Donald Trump sono andati alla carica chiedendo la rimozione dell'attuale numero 1 della Casa Bianca appellandosi al 25esimo emendamento della Costituzione.

Il 25° emendamento: di cosa si tratta

Nella fattispecie, un gruppo dei Repubblicani chiedono che Biden si "faccia da parte" richiamando una previsione della Costituzione che fu introdotta dopo l'assassinio di Jfk per sostituire il presidente Usa in caso di morte, destituzione, dimissioni o incapacità.

In questo scenario appare invece più cauta la linea tenuta dai vertici del "Partito di Lincoln" anche se dopo quanto avvenuto nelle ultime settimane bollando comunque Biden "come inadeguato a guidare gli Stati Uniti".

Biden nella bufera, cosa è accaduto negli ultimi giorni

Del resto, il presidente degli Stati Uniti è stato protagonista in questi ultimi giorni e, più in generale nelle ultime settimane.

Come ormai infatti incredibilmente noto, Biden è "inciampato" in tre clamorose gaffe di politica estera in tre giorni.

L'ultima in ordine di tempo, confondendo il presidente dell'Egitto con quello del Messico. Mentre in precedenza aveva "scambiato" Macron con Mitterrand e la Merkel con Kohl.

Lo stesso presidente in una conferenza stampa delle ultime ore ha tenuto a precisare che "la sua memoria è a posto".

Partito democratico in subbuglio

Di certo il Partito repubblicano porta avanti la sua partita iniziando a preparare la volata per Donald Trump, ma in realtà anche tra i "democratici" le perplessità iniziano a serpeggiare in maniera piuttosto preoccupante.

In primis per l'età dell'attuale presidente (81 anni, e anche le sue condizioni fisiche) e in secondo luogo, effettivamente, per l'ormai inarrestabile sequela di gaffe che risalgono di fatto al 2019.

Ecco allora perché i dem si interrogano, pensando a quali possano essere le alternative da mettere in campo.

Cosa accadrà lo si capirà probabilmente già dalle prossime settimane mentre Donald Trump sembra sempre più lanciato verso un suo ritorno alla Casa Bianca e alla guida degli stati Uniti. 

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