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I vaccini per i pet giocano un ruolo chiave

Rappresentano lo strumento di prevenzione più efficace nei confronti di malattie gravi e a volte mortali, comportando rischi minimi

I vaccini per i pet giocano un ruolo chiave
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I vaccini per i pet giocano un ruolo chiave. Per chiunque possegga un cane, un gatto o comunque un animale domestico, una delle azioni fondamentali è impostare un programma di visite periodiche presso il medico veterinario di fiducia, per ricevere quante più informazioni e consigli possibili e per concordare il protocollo più adeguato relativamente alle vaccinazioni, ai trattamenti antiparassitari, ai controlli di routine. Il veterinario fornirà, infatti, indicazione in merito all’alimentazione e al corretto esercizio fisico e proporrà eventuali indagini diagnostiche quando sospetta qualche problema di salute dell’animale.

I vaccini per i pet giocano un ruolo chiave

Una menzione particolare va fatta per i vaccini: secondo quanto riportato dal Ministero della Salute italiano forniscono fondamentali benefici dimostrati e comportano rischi minimi. Di conseguenza rappresentano lo strumento di prevenzione più efficace nei confronti di malattie gravi e a volte mortali. La scelta del protocollo vaccinale deve tenere in considerazione l’età, il rischio di esposizione alle malattie che dipende dallo stile di vita dell’animale ed eventuali condizioni patologiche sottostanti. Il primo anno di vita prevede la somministrazione di vaccini cosiddetti «raccomandati» e di altri vaccini individuati dal veterinario in base all’ambiente e allo stile di vita dell’animale. Nel dettaglio, nel caso in si sia proprietari di un cane, la profilassi vaccinale raccomandata prevede di agire contro cimurro, adenovirus e parvovirus canino. Per i gatti le vaccinazioni prevengono da parvovirus felino, herpesvirus felino e calicivirus felino.

Per soggetti a rischio e non solo

Attenzione poi ai vaccini da somministrare su soggetti a rischio o nel caso in cui si viva in zone dove alcune malattie sono diffuse: fra questi troviamo la leptospirosi, una grave patologia causata dai batteri presenti nelle urine dei roditori che colpisce il fegato e i reni del cane. E’ opinione condivisa che questa vaccinazione sia da effettuare anche nei cani che vivono in città, e poiché fornisce una immunità transitoria, della durata di un anno, viene consigliato il richiamo annuale. Di contro, il vaccino per la leishmaniosi canina, seppure la malattia sia molto presente sul nostro territorio, non è al momento tra i vaccini inclusi nel gruppo degli «obbligatori» e questo anche per ragioni inerenti il vaccino stesso, la protezione che è in grado di fornire, e il livello di esposizione alla malattia che varia molto da soggetto a soggetto.

Diminuire drasticamente la possibilità di contagio e i danni

Pensando invece ai gatti, troviamo il vaccino contro la leucemia felina: non viene solitamente proposto per gli animali che vivono in casa, mentre è utile per i gatti che vivono in colonie e gattili oppure per chi vive in ambiente domestico e ha accesso all’esterno (cortili, tetti ecc.) e può quindi venire a contatto con altri gatti. In definitiva, perché è bene vaccinare il proprio pet? Sebbene il vaccino non possa darci la certezza al 100% che il nostro cane o il nostro gatto non prenderà la malattia per cui è stato vaccinato, vaccinare il nostro animale è fondamentale perché ci permette di diminuire drasticamente la possibilità di contagio oppure di ridurre in modo significativo i danni che la patologia può provocargli.

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