Altri quattro individuati

Insulti razzisti a Maignan, tra gli identificati pure un uomo di colore

Per tutti scatterà il bando a vita dallo stadio da parte dell'Udinese

Insulti razzisti a Maignan, tra gli identificati pure un uomo di colore
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La Procura, la Digos e l'Udinese si erano mosse subito. E già lunedì 22 gennaio 2024 uno degli autori degli insulti razzisti contro il portiere del Milan Mike Maignan era stato individuato. Ora sale a cinque il numero delle persone identificate, per le quali scatterà non solo il Daspo, ma anche il "foglio di via" a vita dallo stadio da parte della società friulana. La cosa particolare è che tra i cinque individuati uno è... un uomo di colore.

Insulti razzisti a Maignan: cinque identificati

La vicenda oramai la sanno tutti e aveva riempito non solo le cronache italiane, ma pure quelle straniere. Durante la partita piovono ululati, cori, urla ("Scimmia" il più gettonato) contro il portiere rossonero, che ha un certo punto dice basta: Maignan lascia il campo.

Partita sospesa per cinque minuti, poi tutti di nuovo in campo. Nelle ore successive il portiere rossonero punta il dito non solo contro i tifosi, ma chiede una posizione forte a Udinese e Procura:

"Se non farete nulla siete complici".

Ci sono un uomo di colore e una donna

Scattano subito le indagini, aiutate da un video ripreso con il telefonino da un tifoso che fa il giro dei social:

Il primo tifoso viene individuato: è un 46enne che viene bandito a vita dall'Udinese dallo stadio. Così succederà anche per gli altri quattro, che hanno tutti un'età adulta (tra i 32 e i 46 anni) e tra cui ci sono una donna e un uomo di colore. Anche nei loro confronti la società bianconera ha annunciato lo stesso trattamento.

Una partita a porte chiuse

Intanto l'Udinese è stata "condannata" a disputare una partita a porte chiuse per i cori razzisti (la prossima casalinga, il 3 febbraio contro il Monza). Un provvedimento contro il quale la società ha presentato ricorso.

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