Il "robin hood" degli automobilisti

Fleximan non si ferma: due autovelox abbattuti in Lombardia

Dopo Cremona anche a Bergamo un autovelox viene segato col flessibile

Fleximan non si ferma: due autovelox abbattuti in Lombardia
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Fleximan non si ferma. E continua a colpire. Probabile che - vista la localizzazione dell'ultimo atto - non sia proprio quello "originale", ma un emulo (ed è probabile che non sia neppure il primo), fatto sta che anche in Lombardia il "Robin Hood degli automobilisti" se la sta prendendo con gli autovelox. Nell'ultimo fine settimana è stato segato con un flessibile uno dei due storici rilevatori di velocità sulla Statale 42, nella Bergamasca. E' il secondo caso in Lombardia dopo Cremona.

Fleximan allarga i "confini": secondo autovelox abbattuto in Lombardia

Dopo una dozzina di autovelox abbattuti in Veneto e uno in Piemonte, la stessa sorte è toccata anche a due rilevatori di velocità in Lombardia. Il primo nel Cremonese - e non era neppure entrato in funzione - il secondo nella Bergamasca.

Nella notte tra sabato 20 e domenica 21 gennaio 2024 Fleximan è entrato in azione ad Albano Sant’Alessandro sulla Statale 42: un tratto di strada che dove transitano circa 20mila veicoli ogni giorno e dove il limite di velocità è 90 chilometri orari.

Fleximan ha segato il palo sull’apparecchio che è puntato su chi, arrivando da Seriate, è diretto verso la Val Cavallina. Insieme al gemello sull’altra corsia, fotografa circa 5.500 infrazioni l’anno, con incassi di oltre mezzo milione di euro.

Come agisce Fleximan

Come accaduto in Veneto, il vandalo ha tagliato la base del palo che regge l’autovelox utilizzando un flessibile, ma stando attento a non recidere i cavi elettrici. Un taglio preciso quindi, fatto anche in modo che il palo non cada verso la carreggiata. In quel tratto di Statale non sono presenti telecamere e dunque sarà difficile risalire all’autore del danno.

Cosa rischia Fleximan (e i suoi emuli)

Ad ogni modo, per quanto amato sui social che lo hanno eletto "paladino" degli automobilisti vessati, stiamo parlando pur sempre di opere di vandalismo e danneggiamento. E si tratta di reati disciplinati dall'articolo 635 del Codice penale.

"Chiunque distrugge, disperde, deteriora o rende, in tutto o in parte, inservibili cose mobili o immobili altrui con violenza alla persona o con minaccia ovvero in occasione del delitto previsto dall'articolo 331, è  punito con la reclusione da sei mesi a tre anni".

Per lui potrebbe scattare anche un illecito amministrativo, disciplinato dall'articolo 15 del Codice della Strada.

"Su tutte le strade e loro pertinenze è vietato danneggiare in qualsiasi modo le opere, le piantagioni e gli impianti che a esse appartengono, alterarne la forma e invadere od occupare la piattaforma e le pertinenze, o creare comunque stati di pericolo per la circolazione".

In questo caso parleremmo di una multa da 43 a 173 euro.

Ma anche chi lo incita sui social rischia qualcosa. Il procuratore di Treviso starebbe infatti pensando ad aprire un'inchiesta per apologia di reato. Anche se appare davvero improbabile che le Procure si mettano a perseguire tutti coloro che gli dedicano un applauso sui social...

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