Coronavirus: nessun divieto per le passeggiate. Ma si raccomanda di non uscire di casa
Non esiste alcun espresso divieto che vieti le passeggiate (in solitaria, evitando contatti). Ma la direttiva resta quella di rimanere a casa.
L'ulteriore stretta del governo Conte - legata al contenimento dei contagi da Covid-19 - anticipata ieri sera in conferenza stampa è attiva da stamane fino al 25 marzo 2020 e prevede la chiusura delle attività commerciali. Il capo della protezione civile Angelo Borrelli ha inoltre chiarito che anche per circolare a piedi è necessario essere muniti di autocertificazione. Cerchiamo dunque di capire nel pratico cosa è consentito e cosa no.
Passeggiate sì o no? E la certificazione?
Partiamo dal presupposto che la direttiva impone di stare in casa. Lavorando laddove è possibile presso il proprio domicilio e provvedendo a sfruttare - per esempio - le opportunità di spesa online. Chiarito ciò entrano in campo le "comprovate esigenze", ovvero quelle necessità fondamentali - lavoro, necessità (spesa o farmacia), salute e rientro al proprio domicilio - da espletare, per cui è permesso uscire di casa. In questo caso è importante quindi autocertificare le ragioni dei propri spostamenti (con annesse responsabilità penali nel caso si dichiari il falso), anche se vengono effettuati a piedi. Non c'è - al momento - il divieto di passeggiata. Chi esce da casa per prendere aria, comprare il giornale o consentire al cane di fare i bisogni, non è passibile di sanzione. Lo conferma la stessa Protezione Civile rimarcando però - sebbende non esistano divieti - che le persone sono fortemente invitate a restare a casa.
Le domande più frequenti
Ed è stato proprio Borrelli a invitare la cittadinanza, in caso di dubbi, a consultare la pagina con "le domande più frequenti" sul sito del Governo. Qui si chiarisce ancora una volta che si deve evitare di uscire di casa se non per validi motivi. Il Viminale ha a sua volta approntato un vademecum in cui, al punto 10, si chiarisce che è consentito:
"Lo sport e le attività motorie svolte negli spazi aperti sono ammessi nel rispetto della distanza interpersonale
di un metro. In ogni caso bisogna evitare assembramenti."
Chi ha un cane può uscire:
"Sì, per la gestione quotidiana delle sue esigenze fisiologiche e per i controlli veterinari".
Sarebbe quindi un controsenso vietare una passeggiata in solitaria, che ovviamente non preveda alcun contatto ravvicinato, ma consentire una corsa. In tutti questi casi bisogna portare sempre con sé l'autocertificazione che indica lo spostamento che si sta effettuando: da quale luogo provengo a quale luogo sono diretto. Deve averla con sé anche chi va a piedi.