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Bonus animali domestici: arriva un contributo per chi ha cani e gatti (ma non solo). Cosa è e a chi va

Promosso per tre anni dal 2024 al 2026: ecco i criteri per ottenerlo

Bonus animali domestici: arriva un contributo per chi ha cani e gatti (ma non solo). Cosa è e a chi va
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Bonus che vanno, bonus che vengono. Nella selva di contributi statali che sono stati cancellati e confermati con l'arrivo del 2024, ne compare uno nuovo, il Bonus animali domestici. 

Bonus animali domestici: di cosa si tratta

Avere un animale domestico è senza dubbio fonte di conforto e affetto per molti, ma è inevitabilmente fonte anche di spese. Dal cibo agli accessori, passando per le cure del veterinario, il proprio amico a quattro zampe può rappresentare un costo non indifferente per molti italiani. E così ecco che in Manovra spunta un bonus destinato proprio a sostenere queste spese.

Quanto vale e cosa copre il Bonus animali

La misura è stata promulgata per un triennio (dal 2024 al 2026) e costerà allo Stato 250.000 euro all'anno, per un totale dunque di 750.000 euro. La cifra dei singoli bonus al momento non è stata specificata e per sapere a quanto ammonterà il contributo bisognerà probabilmente attendere i decreti attuativi.

Il bonus coprirà le seguenti spese:

  • pagamento di visite veterinarie e operazioni chirurgiche veterinarie;
  • acquisto di farmaci veterinari,

Bonus animali domestici: i requisiti

Quello che si sa, invece, sono i requisiti per accedere al bonus. Potrà richiederlo chi rientra nei seguenti parametri:

  • età superiore a 65 anni;
  • Isee fino a 16.215 euro.

Il bonus non riguarda solo cani e gatti, ma tutti quegli animali "tenuti, o destinati a essere tenuti, dall'uomo per compagnia o affezione senza fini produttivi o alimentari, compresi quelli che svolgono attività utili all'uomo, come il cane per disabili, gli animali da pet-therapy, da riabilitazione e impiegati nella pubblicità". Insomma, anche il canarino o il coniglio, se ne avete uno.

Spese veterinarie in detrazione

Anche se non rientrate nelle casistiche del bonus, però, c'è comunque la possibilità di detrarre le spese veterinarie con un tetto massimo di 550 euro con franchigia di 129,11 euro. Come per le altre detrazioni, è possibile detrarre il 19%. 

 

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