Incredibile

La scuola che nella recita di Natale sostituisce Gesù con "cucù"

Succede ad Agna, in provincia di Padova, dove il testo è stato modificato togliendo il nome di Nostro Signore (peccato che il Natale sia proprio il giorno della sua nascita)

La scuola che nella recita di Natale sostituisce Gesù con "cucù"
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Dacci oggi la nostra polemica (natalizia) quotidiana. Mentre Fratelli d'Italia lancia la proposta di "obbligo del presepe" in ogni scuola d'Italia, fa discutere la decisione delle maestre della scuola elementare De Amicis di Agna, in provincia di Padova. Nella recita di Natale il nome di Gesù è stato sostituito con "cucù". E naturalmente è scoppiato il finimondo.

"Gesù" sostituito con "cucù" nella recita di Natale

I bambini della scuola di Agna hanno imparato il classico testo della recita natalizia. Ma in questa non c'era alcun accenno a Gesù (che poi, visto che troppo spesso ce ne dimentichiamo, il Natale è proprio il giorno della sua nascita...). Bensì il testo è stato modificato sostituendo il nome di Gesù con "cucù".

L'intento dichiarato è evitare possibili malumori nelle famiglie dei bambini di altre religioni, ma la scelta è stata percepita come eccessiva da alcuni.

Il testo modificato

Una recita di Natale priva di riferimenti cattolici ha scatenato numerose polemiche ad Agna. I testi dello spettacolo, dunque sono stati modificati dalle insegnanti per non "offendere" i bambini non cattolici.

Ne risulta che alcune frasi delle canzoni della recita siano state "censurate" arrivando a sostituire "Gesù" con la parola "cucù".

"Una cometa birichina
dalla culla salta giù
annunciare vuole alla terra
che sta per nascere Gesù"

Questa la strofa che è stata modificata in seguito:

"Una cometa birichina
dalla culla salta giù
annunciarsi vuole alla terra
e dall'alto fa cucù".

Molti genitori hanno protestato, "minacciando" di non far partecipare i propri figli allo spettacolo natalizio.

Scoppia la polemica, l'assessore Donazzan: "Grande errore di valutazione"

“Quale errore di valutazione porta delle insegnanti a comportarsi così? Un insegnante non può fare errori così grossolani. Il Natale è certamente una festa religiosa, ma coinvolge l’intera civiltà occidentale, nei tempi della vita e nei tempi della scuola, per i quali, non a caso, nel calendario scolastico ci sono le vacanze legate al periodo del Santo Natale”.

L’sssessore all’Istruzione della Regione del Veneto Elena Donazzan (FdI) ha espresso sconcerto e indignazione per l'accaduto.

"Cancellare il senso del Natale significa negare i principi della nostra cultura e della nostra civiltà che vanno trasmessi ai bambini, è importante costruire il senso di appartenenza ad entrambe, perché dentro la cultura italiana vi è il progetto di vita, vita personale e della comunità. Il Natale è parte della vita della comunità civile, negare il Natale è un grande errore di valutazione”, continua Donazzan.

L’idea di offendere altre religioni è folle. I bambini di famiglie che professano un’altra religione sanno benissimo chi è Cristo, sanno che siamo in Italia, sanno che il calendario scolastico e la nostra cultura sono fatti di Cristianità, di campanili e Chiese, di vie dedicate a Santi. Se vogliamo davvero favorire l’inclusione, accompagnando tutti i bambini dentro una comunità, allora dobbiamo far conoscere la cultura su cui la nostra comunità si poggia”.

Quindi l’invito:

“Invito a prendere spunto da altri insegnanti che, ad esempio, in una scuola di Murano hanno chiesto una liberatoria alle famiglie islamiche comunicando che durante le ore scolastiche i bambini sarebbero andati a cantare in Chiesa canzoni di Natale con i riferimenti a Gesù. Nessuna famiglia islamica si è sentita offesa, tutte hanno firmato”.

Commenti
Giuseppe Castronovo

COMUNE DI AGNA (PADOVA) ALLE SCUOLE ELEMENTARI “DE AMICIS” GESU’ DIVENTA CUCU’ La decisione di togliere ogni riferimento al Natale cattolico dal testo della recita natalizia, per non creare disagi negli alunni di altre religioni – così hanno motivato la loro decisione gli insegnanti - sta provocando una serie di polemiche. Queste alcune delle modifiche al testo della recita di Natale sta per nascere Gesù diventa dall’alto fa cucù Natale di Gesù diventa festa nel cielo blù Signori Insegnanti una domanda: Per andare dove volete andare dove andiamo? Nell’attesa di una vostra risposta, che sicuramente non mancherà, Vi consiglio anche la filastrocca scioglilingua che cantavamo tanti anni fa: Il cucù disse al cacà che ne pensi del fefè? Il fefè fa la pipì, la fefè fa la pupù. Passano i decenni ma ricordo ancora la nostra recita come un trionfo di allegria e tanti dolci per tutti noi. gcastronovo.blogspot.it

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