Le uova di Pasqua benefiche di Chiara Ferragni come il pandoro? "Ha incassato 700mila euro, donati 12mila (non da lei)"
"Ferragni è stata pagata per aver ceduto la sua immagine. Noi abbiamo fatto una donazione, per lei non era da contratto"
Un’altra tegola sulla testa di Chiara Ferragni. Che rischia di indebolire ulteriormente la sua immagine patinata da imprenditrice digitale fra le più potenti del mondo. A sferrare il secondo colpo ancora Selvaggia Lucarelli, che nel caso dell’ormai arcinoto Panodro-Gate, sollevò il polverone circa la chiarezza di comunicazione dell’iniziativa benefica in tandem con Balocco: che è costata alla cremonese, e all’azienda dolciaria, una multa da capogiro, con tanto di ceneri in testa a favore di social.
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Ora Lucarelli aggiunge un nuovo tassello, sul Fatto Quotidiano, su un altro progetto benefico legato a Chiara Ferragni, che sembra aver seguito lo stesso schema, ipotizza Lucarelli, dell'iniziativa per la quale l'imprenditrice è stata multata. Si tratterebbe delle uova di Pasqua in collaborazione con Dolci Preziosi.
Oggi sul Fatto scrivo di come la promozione delle uova di Pasqua benefiche di Chiara Ferragni con Dolci Preziosi nel 2021 e 2022 abbia seguito lo stesso schema, altro che errore di comunicazione. Lei ha percepito cachet di 500 e 700 000 euro e Dolci preziosi ha donato 12 e 24 000… https://t.co/Nbitn2THiU
— Selvaggia Lucarelli (@stanzaselvaggia) December 19, 2023
“Ferragni è stata pagata per aver ceduto la sua immagine. Noi abbiamo fatto una donazione, per lei non era da contratto. Quanto è stata pagata? A memoria 500.000 euro nel 2021 e 700.000 circa nel secondo anno, poi ha chiesto una cifra esorbitante e non abbiamo più chiuso il contratto.”
Questa la versione di Franco Cannillo, che ha acquistato Dolci Preziosi.
Uova di Pasqua benefiche di Ferragni: nuovo scandalo?
L'imprenditrice si è scusata nelle scorse ore, a mezzo social, dopo aver ricevuto una multa da 1 milione di euro per "pratica commerciale scorretta" per avere lasciato credere che una parte del ricavato delle vendite del pandoro Balocco "griffato" sarebbe andato in beneficenza. Ferragni ha parlato di "errore di comunicazione" in buona fede e ha promesso di donare un milione di euro all'Ospedale Regina Margherita di Torino. Un milione di euro è proprio la cifra che la 36enne ha incassato da Balocco per l’operazione “benefica”. Cinquantamila euro è la donazione che Balocco ha fatto all'ospedale. Ferragni, da quanto risulta, non ha dunque versato alcuna cifra nell'ambito dell'operazione a favore dei bimbi malati.
Tutto archiviato come un brutto scivolone? Lucarelli è convinta che non sia affatto così, avanza piuttosto la teoria che vi sia una sorta di schema dietro alle operazioni benefiche di Ferragni. Questa volta nel mirino finisce la collaborazione che nel 2021 e nel 2022, la moglie di Fedez ha lanciato le uova di Pasqua in collaborazione con Dolci Preziosi.
Nel comunicato con il quale veniva pubblicizzata l'iniziativa si leggeva: “Le uova di Pasqua Chiara Ferragni per Dolci Preziosi sosterranno il progetto benefico ‘I Bambini delle Fate’", si tratta dell’associazione fondata da Franco Antonello. Anche in questo caso, come evidenzia Lucarelli, molte testate dissero che il ricavato delle vendite sarebbe andato all'associazione e nessuno si preoccupò di chiedere una rettifica.
Selvaggia Lucarelli ha contattato Franco Cannillo, che ha acquisito Dolci Preziosi. L'imprenditore ha confermato che non c'era alcuna correlazione tra le vendite delle uova e la donazione fatta dalla sua azienda all'associazione I bambini delle fate.
In sintesi, quindi, anche in questo caso la modalità di azione sarebbe la stessa: a farsi carico della donazione (fissa e non dipendente dalle vendite) sarebbe l'azienda. Ferragni incassa denaro per i diritti di immagine, sempre pagati dall'azienda.
La conferma dell'associazione benefica: "Ricevuti solo 12mila euro e non da Ferragni"
Lucarelli ha successivamente contattato Franco Antonello, che ha spiegato che l'Associazione Bambini delle Fate aveva stretto un accordo con Dolci Preziosi, ma "loro volevano scrivere che la donazione era legata alle vendite, noi ci siamo rifiutati e abbiamo permesso di usare l’espressione ‘Sosteniamo i Bambini delle fate’”.
L'uomo ha anche dichiarato che avrebbe voluto parlare con Chiara Ferragni ma non è stato possibile. Quindi ha svelato l'entità della donazione:
"Ci sono stati donati da Dolci Preziosi un anno 12.000 euro e l’altro 24.000 euro”. E ha concluso che molte aziende creano grossi fatturati grazie alla "beneficenza" ma devolvono solo poche monetine: "Mi stupisce che abbiano dato 700.000 euro per il testimonial e 12.000 euro per il sociale, è una vergogna".
..storie sentite e risentite. Ricordate la storia dei braccialetti benefici di qualche anno fa? le aziende madri che hanno già un nome come mai per vendere ancora di piu si appoggiano su questi "burattini di facciata"? la qualità del prodotto è data dalla serietà dell'azienda e del prodotto stesso e non solo perchè viene sponsorizzato da.........
C'è pieno di webeti che seguono influencers, si ammalano di queste influenze... a mio avviso il problema non è la Ferragni, il problema è la società che è costruita su schermi per far arricchire sempre qualcuno, schemi istituzionali, dalla politica all'imprenditore, dal commercialista a l'avvocato. Lei adesso è stata pizzicata e tutti addosso a lei giustamente per sfogare la propria rabbia verso il mondo, ma il problema è sociale, ci appartiene, e nessuno muove un dito. Piace dare addosso alle persone quando vengono prese, c'è un mondo di persone là fuori da prendere ancora, irarrivabili, intoccabili...SVEGLIATEVI e smettetela di cadere dal cielo da un giorno all'altro come se fino a ieri tutto questo non fosse mai esistito.