Il dolce tipico di Natale

I panettoni del supermercato più buoni per Natale: la classifica di Gambero Rosso

Al primo posto Motta (unico a raggiungere la sufficienza secondo gli esperti della rivista)

I panettoni del supermercato più buoni per Natale: la classifica di Gambero Rosso
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Si avvicina il Natale ed è già tempo di panettone. C'è chi vuole togliersi lo sfizio di un dolce di un grande maestro pasticcere oppure ne preferisce uno artigianale, ma in tanti non disdegnano pure quelli industriali, che trovate in quantità copiosa sugli scaffali dei supermercati già oggi. Ma quali sono i migliori panettoni del supermercato? Gambero Rosso ha stilato la sua classifica.

I migliori panettoni del supermercato secondo Gambero Rosso

La nota rivista ha messo in campo dieci esperti che hanno degustato sette panettoni di grandi marche. Non è stata inserita alcuna private label (secondo Gambero Rosso, molto spesso i brand dei supermercati spesso riservano piacevoli sorprese, ma giocano un campionato a parte), ma solo i marchi classici della grande industria. Il risultato? Se siete dei palati esigenti, meglio rivolgervi altrove.  Sì, perché secondo gli esperti di Gambero Rosso solo uno su sette raggiunge la sufficienza. E gli esperti definiscono la degustazione "non piacevolissima". Ma poi, si sa, i gusti sono gusti...

Primo posto: Motta

L’unico panettone in degustazione a presentare un accenno di alveolatura, ben sviluppato e dal colore uniforme. I canditi sono pochi, l’uvetta è agglomerata sui bordi, la crosta un po’ troppo molle. Il profumo è distintamente artificiale (come in tutti gli altri casi), ma si distingue una buona nota di limone, e in generale sentori dolci che non dispiacciono. Al palato risulta un po’ secco, ma tutto sommato il morso non è spiacevole, pur lasciando la bocca un po’ impastata sul finale. Punteggio: 61/100

Secondo posto: Bauli

La mollica compatta e gialla brillante a un primo sguardo sembra cruda, è molto umida e si appallottola facilmente: dopo qualche fettina tagliata, il lievitato si affloscia, ma non bisogna perdere le speranze perché il risultato finale non è dei peggiori. All’esame olfattivo emergono note di vanillina e fialette dolci, in bocca però la sensazione migliora, nonostante il gusto pessimo dei canditi. È il classico panettone da supermercato, che ricorda l’infanzia e i pranzi in famiglia. Punteggio: 57.7/100

Terzo posto: Melegatti

Dal colore chiaro, quasi bianco latte, un impasto pallido con pochi canditi e non proprio invitante. Il naso, invece, rassicura: note di riso, latte, caramello, vaniglia, profumi dolci un po’ artificiali ma comunque piacevoli, infantili. È un dolce che “sa di credenza”, forse per questo non sembra poi di mangiare un panettone, piuttosto una merendina. Peccato per quel pizzico di lievito di troppo, che al palato si fa sentire. Punteggio: 56.4/100

Quarto posto: Tre Marie

Una forma diversa dalle altre, il classico panettone milanese più basso e largo, dall’aspetto brillante e la pasta gialla ricca di uvetta, che in questo caso è più che discreta, morbida e generosa. Pochi, invece, i canditi, presenti in pezzi piccolissimi e non invadenti: non straordinari ma più buoni rispetto alla media di quelli assaggiati in degustazione. Il profumo è tutt’altro che allettante, con note alcoliche che ricordano le merendine, odori artificiali che richiamano il borotalco, sensazioni che si ritrovano anche all’assaggio con sentori alcolici persistenti e una nota amara sgradevole. Punteggio: 53.8/100

Quinto posto: Paluani

Compatto, chiaro, con pochissimi canditi sciolti in cottura e nascosti nella mollica pallida: la vista non colpisce e purtroppo neanche il naso, chiuso e stantio, un odore che potremmo definire vintage per essere gentili, nostalgico magari, perché ricorda quello del cassetto della nonna. Un naso cupo, polveroso, che in bocca si trasforma in un assaggio acido, stucchevole, e anche pungente per l’eccessiva quantità di lievito. Punteggio: 51.6/100

Sesto posto: Maina

Disomogeneo nell’aspetto, disordinato con fette imprecise dal colore fin troppo chiaro che sembra un bianco un po’ sporco, alla vista questo panettone non promette benissimo. All’olfatto i nostri sospetti vengono confermati da un forte odore di chiuso, con note alcoliche invadenti, un’acidità intensa e odori che rimandano al formaggio. I canditi sono duri, la mollica compatta e plastica, non fila e il sapore tende verso una dolcezza pronunciata, artificiale e industriale. Non riesce ad arrivare al 50 pieno. Punteggio: 49.3/100

Settimo posto: Balocco

Non siamo riusciti ad assegnare un punteggio a questo panettone: l’aspetto è poco rassicurante, dal colore chiarissimo e la mollica disomogenea, ma a colpire in negativo sono gli odori. Cartone, aceto, note di formaggio e fermentazione, sentori respingenti che non invogliano all’assaggio. In bocca, infatti, il lievitato conferma note di cartone, la mollica è secca e per niente scioglievole. Un panettone che proprio non ci sentiamo di inserire in classifica. Non classificato

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