Toh, al Cop 28 ritorna il nucleare: 20 Paesi chiedono di triplicarlo
L'obiettivo è ridurre i consumi di gas e carbone. Cina e Russia non firmano la richiesta. L'Iran abbandona il vertice
A volte ritornano. Complice crisi economica, guerre e e crisi energetica, ormai da qualche tempo, banalizzando la questione si può dire che il nucleare sia "tornato di moda".
E ora una ventina di Paesi chiedono addirittura di poterlo "triplicare". E' una delle prime sollecitazioni avanzate alla Cop28 dove partecipa anche l'Italia.
Cop28, irrompe il nucleare
Il tema è stato messo sul tavolo alla Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici del 2023 che si sta tenendo a Dubai (fino al 12 dicembre) nell'ambito di Expo 2023.
Ad avanzare la richiesta, come detto, una ventina di Paesi tra cui Stati Uniti, Francia ed Emirati Arabi Uniti.
Lo hanno fatto attraverso una dichiarazione congiunta dove in estrema sintesi hanno manifestato la necessità di triplicare le capacità energetiche nucleari nel mondo entro il 2050, rispetto al 2020.
Più nucleare per diminuire carbone e gas
L'obiettivo evidenziato nella dichiarazione d'intenti presentata dai 20 Stati è quello di ridurre di fatto la dipendenza dal carbone e dal gas, uno dei temi cruciali all'ordine del giorno nella Conferenza.
A farsi portavoce di questa possibile strategia trasversale pro nucleare è stato John Kerry, l'inviato americano per il clima.
Ad accodarsi alla richiesta e a farla propria anche Francia e Belgio con il presidente francese Emmanuel Macron e il primo ministro Alexander de Croo.
Nucleare da triplicare, Cina e Russia non firmano
Davanti alla richiesta formalizzata dai 20 Paesi sul tavolo della Cop 28 c'è da registrare una piccola curiosità, non di poco conto nell'ambito dello scacchiere economico e politico internazionale.
Cina e Russia, oggi i principali costruttori di centrali nucleari nel mondo, non sono infatti tra i firmatari, mentre l'Iran dopo pochi giorni ha già abbandonato il tavolo della Conferenza.
L'Italia, il nucleare e le prime azioni a Cop28
In Italia il dibattito sul nucleare è tornato di attualità ormai da qualche tempo e a spingere sul tema è periodicamente il leader della Lega, Matteo Salvini.
Ma sulla questione non c'è una totale concordia di visione e strategia nel Centrodestra (i tempi per la realizzazione non sono brevi), mentre gli ambientalisti sono naturalmente pronti a dare battaglia.
Nel frattempo, il presidente del Consiglio Giorgia Meloni che a Dubai sta avendo numerosi incontri bilaterali con Capi di Stato e di Governo ha annunciato che l'Italia destinerà 130 milioni di euro al Fondo per i Paesi vulnerabili.
A margine della Conferenza COP 28, il presidente Meloni ha avuto incontri bilaterali con il Presidente della Repubblica di Turchia, Recep Tayyip Erdoğan; il Presidente dello Stato d’Israele, Isaac Herzog e il Primo Ministro del Libano, Najib Miqati.