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Controlli sui treni in tutte le stazioni: senza motivazione, non parti

Gli spostamenti sono possibili: a patto che ci siano delle comprovate esigenze legate a motivi di salute, lavorativi o personali.

Controlli sui treni in tutte le stazioni: senza motivazione, non parti
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Ieri sono partiti i controlli in tutte le stazioni della Lombardia e della "zona arancione", ora scatteranno in tutta Italia, ormai universalmente considerata "zona protetta". Ancor più che sulle strade, sono i treni al centro delle verifiche più restrittive: se non hai una motivazione valida, non parti, questo il succo della questione.

Controlli nelle stazioni ferroviarie lombarde

Come ribadito dal premier gli spostamenti sono possibili: a patto che ci siano delle comprovate esigenze legate a motivi di salute, lavorativi o personali.

Lo ricordiamo, con una conferenza straordinaria ieri sera - lunedì 9 marzo 2020 - il premier Conte ha annunciato l'addio a “zone rosse” e “zone arancioni”, tutta l’Italia diventa indistintamente “zona protetta”. In pratica, le norme del Decreto Coronavirus approvato nella notte fra sabato e domenica diventano operative per tutto il resto del Paese, non solo per la Lombardia e le 14 province inizialmente coinvolte. Stamane, martedì 10 marzo 2020, il provvedimento è entrato in vigore e, nelle stazioni lombarde, sono partiti a spron battuto anche i controlli.

Controlli in stazione a Pavia

Coinvolta anche la stazione ferroviaria di Pavia dove la Polfer sta eseguendo controlli sulle partenze. Ai viaggiatori viene chiesto, oltre alle generalità, la destinazione e la motivazione che li porta a uscire dal territorio lombardo. Se non viene fornita una motivazione valida, il viaggio viene negato. I controlli vengono effettuati a campione anche se, essendosi registrata una bassa affluenza di viaggiatori, finora sono stati controllati nella quasi totalità.

Nessuna verifica di tipo sanitario invece sui passeggeri. In caso di evidenti sintomatologie vengono avvisati gli organi di competenza che si occuperanno di eseguire i dovuti accertamenti sanitari.

Coronavirus: stazione di Lecco presidiata dai poliziotti

Per l’ingresso in stazione e l’acceso ai treni, anche a Lecco vengono richieste dal personale della Polizia Ferroviaria alle persone in transito le ragioni a sostegno delle necessità e la compilazione di un modulo di autocertificazione accompagnato da un documento di identità.

La Sottosezione Polizia Ferroviaria, su disposizione del Compartimento Polizia Ferroviaria Lombardia, ha predisposto un unico accesso alla Stazione Ferroviaria di Lecco (gli accessi alla stazione dal sottopasso ferroviario che congiunge Piazza Lega Lombarda a Via Balicco sono stati momentaneamente transennati e la cittadinanza è inviata a transitare sulle vie laterali).

Analoghi controlli verranno effettuati a bordo dei vettori e nelle altre stazioni ferroviarie delle Provincia di Lecco e di Sondrio dal personale in servizio di vigilanza scalo e scorta treni.

Per agevolare i transiti, si invita la cittadinanza a munirsi dell’autocertificazione richiesta e di copia di un documento di identità, da consegnare al personale che ne dovesse fare richiesta per le ragioni sopra indicate.

 

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