UNA PIAGA DA COMBATTERE

Giornata contro la violenza sulle donne, l'Italia scende in piazza

Mobilitazioni in tutta Italia, l'appello del presidente della Repubblica Mattarella e l'invito a denunciare sempre

Giornata contro la violenza sulle donne, l'Italia scende in piazza
Pubblicato:
Aggiornato:

25 novembre, l'Italia scende in piazza in occasione della Giornata contro la violenza sulle donne.

Un momento di riflessione e condivisione, enfatizzato dall'eco ancora assordante della tragedia che ha visto morire la giovane Giulia Cecchettin, ma anche da altre drammatiche notizie che arrivano in questi giorni da fatti di cronaca nel nostro Paese e dal Medio Oriente.

25 novembre, le iniziative e le polemiche

Sono numerose le manifestazioni organizzate in tutta Italia, sia dalle Amministrazioni pubbliche che dalle associazioni: cortei, rappresentazioni teatrali, proiezioni cinematografiche, concerti, testimonianze dirette, dibattiti pubblici.

"Non una di meno" organizza cortei a Roma e Messina, mentre le facciate dei palazzi pubblici saranno illuminate di rosso, come a Palazzo Chigi dove sarà anche proiettato sulla facciata uno slogan anti-violenza.

Ma, come tradizione italiana, immancabili sono anche le polemiche. Basti pensare al palco concesso alle donne palestinesi, iraniane e curde, anche se in queste ultime ore dalle attivista e dalle organizzatrici dell'evento è arrivata un'apertura alla presenza delle donne israeliane:

Giornata contro la violenza sulle donne, i commenti

In queste ore, in concomitanza con le celebrazioni della Giornata, è arrivato anche il commento del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella:

"Dietro ogni uccisione il fallimento della società, non bastano le indignazioni a intermittenza".

I dati del resto sono allarmanti e si commentano quasi da sé. Secondo il Cnr, 12 milioni di donne hanno subito violenza almeno una volta, 89mila donne sono state uccise intenzionalmente nel 2022 in tutto il mondo.

Il numero più alto registrato annualmente nel corso degli ultimi due decenni, tanto che, sempre in queste ore è arrivato anche l'appello del vice capo vicario della polizia, Vittorio Rizzi:

"Le donne devono avere coraggio, devono denunciare anche uno schiaffo".

E drammaticamente si registra anche l'appello del padre di Giulia Cecchettin, la giovane vittima dell'ex fidanzato Filippo Turetta:

"Parlate, denunciate, fidatevi".

L'intervento del presidente del Consiglio

Anche il presidente del Consiglio Giorgia Meloni è intervenuta sul tema:

"Siamo libere, e nessuno può toglierci quella libertà, nessuno può pensare che siamo nel loro possesso.
Nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, voglio dire alle donne italiane che non sono sole, e che quando hanno paura 1522 è il numero da chiamare, in qualsiasi momento, per avere aiuto immediato".

E ancora:

"Le leggi ci sono, le Istituzioni ci sono, compatte, per prevenire e combattere l'abominio della violenza contro le donne, dello stalking, del femminicidio. Dall'inizio del nostro mandato abbiamo svolto un'importante azione che riguarda gli strumenti di prevenzione e sicurezza. E non ci fermeremo".

L'impegno dell'Europa

E intanto si muove anche l'Europa dove il 25 novembre ha riportato d'attualità la necessità di redigere la prima legge dell'Unione Europea per combattere la violenza contro le donne, come ha evidenziato il presidente della Commissione, Ursula von der Leyen:

"Il primo diritto delle donne è quello di essere libere dalla violenza".

Seguici sui nostri canali