Il giallo della telefonata

Giulia Cecchettin poteva essere salvata? Nessuno intervenne dopo la chiamata al 112

Quando il testimone sentì Giulia chiedere aiuto chiamò il 112, ma non uscì nessuno. La procura acquisisce la telefonata

Giulia Cecchettin poteva essere salvata? Nessuno intervenne dopo la chiamata al 112
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Sono le 23.18 di sabato 11 novembre 2023. Un uomo di Vigonovo sente una ragazza urlare "Mi fai male". Si affaccia alla finestra e vede "una sagoma che calcia una figura a terra" e poi un'auto scura che se ne va. Così chiama il 112, ma - complice anche il buio - non riesce a raccontare molto di più. Sono i primi istanti dell'aggressione di Filippo Turetta a Giulia Cecchettin, terminata poi con l'uccisione della ragazza, avvenuta probabilmente una mezz'ora più tardi nella zona industriale di Fossò. Ma il tragico epilogo si poteva evitare? Giulia poteva essere salvata?

Giulia Cecchettin poteva essere salvata?

Nell'ordinanza del Gip non c'è traccia d'intervento di pattuglie quella sera. Questo significa che a quella telefonata d'allarme non seguì alcun intervento da parte dei Carabinieri, come racconta l'Ansa. E ora la Procura di Venezia, che indaga sul femminicidio, vuole vederci chiaro. E acquisirà quella telefonata. 

Perché non intervenne nessuno

Fonti vicine all'inchiesta spiegano che alla telefonata non seguì un intervento perché la descrizione effettuata dal supertestimone sarebbe stata troppo sommaria (l'uomo non era riuscito a prendere il numero di targa).

L’indagine scattò soltanto domenica, dopo la denuncia di scomparsa di Giulia presentata dal papà. Ma oramai a quel punto per Giulia era troppo tardi.

Naturalmente non è automatico che Giulia sarebbe stata salvata con l'uscita dei Carabinieri, che avrebbero infatti probabilmente raggiunto Vigonovo, quando invece l'auto di Filippo si era già dileguata. Ma la Procura svolgerà le opportune indagini anche su questo particolare della vicenda.

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