Tutti ne parlano, ma quando il Ddl sulla violenza sulle donne passa in Senato l'aula è vuota
Da una parte e dall'altra pochissimi presenti. E' questo il modo di "riavvicinare gli italiani alla politica"?
In questi giorni si è parlato tantissimo di violenza sulle donne. Il caso di Giulia Cecchettin e Filippo Turetta ha riempito le prime pagine di giornali e siti Internet e animato la discussione politica. Tantissime parole, promesse, progetti e via dicendo. Peccato che poi, quando il Ddl sulla violenza è passato in Senato, l'aula era semivuota.
Ddl Violenza sulle donne in Senato, ma l'aula è vuota
Un'immagine certamente poco edificante - come tante legate ai nostri politici viene da dire - pubblicata dalla senatrice Pd Susanna Camusso.
L’aula del Senato mentre si discute della legge “disposizioni per il contrasto della violenza sulle donne e della violenza domestica” pic.twitter.com/69OLgnLZt2
— Susanna Camusso (@SusannaCamusso) November 22, 2023
Ovviamente Camusso inquadrava le sedie dall'altro lato (quelle del centrodestra, per capirci). Ma non è che dalla sua parte le cose fossero migliori, come le ha replicato il senatore Lucio Malan.
E ora, durante l’intervento di uno dei più autorevoli senatori del suo gruppo, la Sen. Camusso non c’è pic.twitter.com/IzkzmhVX6v
— Lucio Malan (@LucioMalan) November 22, 2023
Insomma, cambiando l'inquadratura il risultato non cambia. Però il tema diventa presto "eravate meno di noi", come i bambini dell'asilo.
E la fiducia nella politica?
Ai banchi del Governo era seduta solo la ministra per le Pari Opportunità, Eugenia Roccella, ma una sua assenza sarebbe stata davvero troppo.
L'immagine comunque fa riflettere. All'indomani di ogni elezione - con i risultati dell'affluenza sempre più in calo (l'ultimo è stato l'imbarazzante 19% delle suppletive di Monza) - da ogni parte la dichiarazione è sempre la stessa: "Bisogna avvicinare la gente alla politica". E' questo il modo che i nostri senatori pensano di utilizzare?
Come dicono: tra il dire ed il fare c'è di mezzo un mare