Dopo le parole a Diritto e rovescio

Il post shock del consigliere veneto: "La sorella di Giulia Cecchettin una satanista che recita"

Elena Cecchettin aveva definito Filippo Turetta "figlio della società patriarcale". Zaia durissimo: "Mi dissocio totalmente"

Il post shock del consigliere veneto: "La sorella di Giulia Cecchettin una satanista che recita"
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L'Italia intera è sotto shock per quanto accaduto a Giulia Cecchettin, uccisa dall'ex fidanzato Filippo Turetta, arrestato dopo sette giorni di fuga in Germania. Nei giorni prima e dopo il ritrovamento del corpo della 22enne veneziana, in molte occasioni la sorella Elena ha più volte rilasciato dichiarazioni sui social e in televisione. E ha parlato anche domenica 19 novembre 2023 a Diritto e rovescio. Ma il punto qui è un altro: la reazione alle sue dichiarazioni da parte di un consigliere regionale veneto, Stefano Valdegamberi, eletto nella lista Zaia presidente (e oggi nel Misto):

Giulia Cecchettin, il post shock di Stefano Valdegamberi

Nelle scorse ore Valdegamberi ha pubblicato un estratto dell'intervista della sorella di Giulia, con un commento che ha lasciato tutti senza parole:

"Ho ascoltato a Dritto e Rovescio le dichiarazioni della sorella di Giulia. Posso dire che non solo non mi hanno convinto per la freddezza ed apaticità di fronte a una tragedia così grande ma mi hanno sollevato dubbi e sospetti che spero i Magistrati valutino attentamente. Non condivido affatto la dichiarazione che ha fatto. Mi sembra un messaggio ideologico, costruito ad hoc, pronto per la recita. E poi quella felpa con certi simboli satanici aiuta a capire molto…spero che le indagini facciano chiarezza".

"Società patriarcale?? Cultura dello stupro?? Qui c’è dell’altro? Basta andare a vedere i suoi social e i dubbi diventano certezze. Il tentativo di quasi giustificare l'omicida dando la responsabilità alla "società patriarcale". Più che società patriarcale dovremmo parlare di società satanista, cara ragazza. Sembra una che recita una parte di un qualcosa predeterminato e precostituito. Forse mi sbaglio ed è solo la mia suggestione... (le foto che pubblico sono tratte dal profilo facebook della sorella intervistata e sono molto significative)".

Nei commenti, poi, il consigliere veneto ci va giù ancora più pesante:

"Parla così di fronte alla morte una frequentatrice di centri sociali e delle bestie di satana? Spero che la Magistratura prenda in considerazione questi elementi non insignificanti. Excusatio non petita accusatio manifesta dicevano gli antichi".

Cosa ha detto Elena Cecchettin a Diritto e rovescio (e la polemica con Salvini)

Elena Cecchettin intervistata in televisione, aveva descritto Filippo Turetta come il prodotto di una società patriarcale.

"Turetta viene spesso definito come mostro, invece mostro non è. Un mostro è un’eccezione, una persona esterna alla società, una persona della quale la società non deve prendersi la responsabilità. E invece la responsabilità c’è. I «mostri» non sono malati, sono figli sani del patriarcato, della cultura dello stupro. La cultura dello stupro è ciò che legittima ogni comportamento che va a ledere la figura della donna, a partire dalle cose a cui talvolta non viene nemmeno data importanza ma che di importanza ne hanno eccome, come il controllo, la possessività, il catcalling. Ogni uomo viene privilegiato da questa cultura".

Nei giorni scorsi la ragazza aveva polemizzato anche per un post di Matteo Salvini, che scriveva di Turetta "se colpevole".

"Ministro dei Trasporti che dubita della colpevolezza di Turetta perché bianco, perché 'di buona famiglia'. Anche questa è violenza, violenza di Stato".

Il commento di Zaia

Durissimo il commento del presidente della Regione Luca Zaia:

"Ho avuto modo solo in questo momento di leggere quanto scritto dal consigliere regionale Stefano Valdegamberi, nelle sue pagine social. Sono parole dalle quali mi dissocio totalmente, nei concetti espressi e nelle modalità".

"Penso  che sia il momento del dolore e del suo rispetto, non certo quello di invocare l'intervento di magistrati sulle dichiarazioni personali della sorella di una ragazza che ha perso la vita in questo modo tragico".

E poi, citando Umberto Eco:

"I social sono lo specchio della società. Prima le stupidaggini si dicevano davanti al banco del bar, oggi qualcuno riesce a metterle nero su bianco, molto spesso in un italiano zoppicante, si sente premio Nobel e ha il suo momento di gloria".

Commenti
Sonia ganz

in genere difendo i maschi, ma stavolta x tutto questo odio mi astengo, troppo pericoloso

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