Sono sempre meno

Non ci sono più esorcisti (e molti preti non credono all'esistenza di Satana)

Sono 905 in tutto il mondo. L'Europa è il Continente che ne ha di più, e l'Italia è al primo posto

Non ci sono più esorcisti (e molti preti non credono all'esistenza di Satana)
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Aaa esorcisti cercansi. L'appello, che può sembrare bizzarro, arriva direttamente dall'Associazione internazionale esorcisti (Aie), l’unico ente riconosciuto ufficialmente dalla Santa Sede. E sembra che anche tra gli stessi sacerdoti siano sempre meno quelli che credono alla effettiva esistenza di Satana. 

Aaa esorcisti cercansi

Al mondo gli esorcisti riconosciuti sono 905, la maggior parte in Europa (e l'Italia è al primo posto per iscritti all'Aie). Ma non sarebbero abbastanza. Almeno secondo monsignor Karel Orlita presidente dell'Associazione:

"Non pochi vescovi, più che mai desiderosi di poter contare su uno o più esorcisti, impegnati nella pastorale della liberazione dall’azione straordinaria del maligno, lamentano di non avere nel loro clero sacerdoti adatti a svolgere il ministero di esorcista".

Molti preti non credono a Satana

Ma perché ci sono sempre meno esorcisti e questo ruolo piace poco ai giovani? Una spiegazione la dà don Gianni Sini, esorcista sardo, all'AdnKronos:

"Non è entrata l’idea di inserire nelle facoltà teologiche dei corsi specifici per esorcisti per cui spesso siamo in presenza di sacerdoti che i vescovi si vedono costretti a cooptare. Ma non è che tutti siano predisposti per questo ministero".

Ma secondo il sacerdote sardo c'è di più:

"È facile trovare qualche sacerdote scettico anche tra coloro che vengono incaricati. Ciò che manca è la forte convinzione  che la realtà di Satana oggi è presente. Non possiamo eluderla o ridurla solo ad un mito o a qualcosa che sia il simbolo astratto del male. Questo crea disorientamento anche tra i fedeli".

"Beninteso: non dobbiamo entrare nella facile creduloneria che tutto sia opera del diavolo, ma neanche escludere a priori che certe manifestazioni non sono naturali ma sono opera del maligno. Il Papa ne parla sempre del diavolo. Eppure oggi c’è la tendenza a considerarlo un simbolo, un male in astratto".

"Non siamo maghi cattolici"

Tra i fedeli, poi, sono molti quelli che male interpretano il ruolo dell'esorcista, come ha spiegato ancora Monsignor Orlita:

 “Ci sono anche persone che si rivolgono a noi come se fossimo i maghi buoni, i maghi cattolici. Non hanno un’idea chiara dell’esorcista, che è un sacerdote che svolge il ministero di Cristo con la licenza del vescovo. L’esorcista aiuta innanzitutto la persona nel cammino di fede, a migliorare la qualità della sua vita cristiana”.

Chi è e cosa fa un esorcista

Il termine esorcista deriva dal greco exorkízein, che significa scongiurare. Tecnicamente, tutti i vescovi sono esorcisti, ma lo sono anche tutti quei preti  che hanno ricevuto dal loro vescovo) il mandato esplicito di fare esorcismi.

L’esorcismo è un’antica preghiera – pubblica e solenne – che la Chiesa adopera contro il potere del diavolo. Nel Catechismo della Chiesa Cattolica troviamo la seguente definizione:

“Quando la Chiesa domanda pubblicamente e con autorità, in nome di Gesù Cristo, che una persona o un oggetto sia protetto contro l’influenza del Maligno e sottratto al suo dominio, si parla di esorcismo. In una forma semplice, l’esorcismo è praticato durante la celebrazione del Battesimo. L’esorcismo solenne, chiamato “grande esorcismo“, può essere praticato solo da un presbitero e con il permesso del Vescovo”.

L’essenza dell’esorcismo è lo “scongiuro, l’ordine, impartito al demonio nel nome di Gesù, di abbandonare il corpo del posseduto o, più genericamente, di liberare dalla sua influenza malefica luoghi, cose o persone.

Gli esorcismi portano alla liberazione del posseduto grazie al potere di intercessione della Chiesa, rappresentata dal sacerdote che lo esercita, dal fedele che lo riceve ed eventualmente da tutti coloro (solitamente laici) che aiutano e assistono.

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