Femminicidio a savona

Morta dopo due giorni di agonia la 31enne strangolata dal marito: lascia 4 bimbi

Il gesto al culmine di una lite per gelosia: quando non ha più sentito la moglie respirare ha chiamato l'ambulanza

Morta dopo due giorni di agonia la 31enne strangolata dal marito: lascia 4 bimbi
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Dopo due giorni di agonia Etleva Bodi è morta. Troppo gravi le sue condizioni dopo l’aggressione del marito, che l’ha strozzata nella serata tra venerdì 27 e sabato 28 ottobre 2023, a Savona. Strazio dei familiari che desiderano riportare il corpo della 31enne in Albania. La giovane donna - casalinga trasferitasi in Liguria - lascia i suoi 4 bimbi, dai 5 agli 13 anni, che sono stati affidati ad uno zio.

Strozzata dal marito: è morta Etleva Bodi

Alla base dell’ennesimo dei femminicidi, ancora una volta, una distorta idea di possesso da parte del maschio. Pare, infatti, che l’uomo – 42 anni – abbia agito per gelosia. Tutto è iniziato con una violenta discussione, successivamente la vittima si è chiusa in camera e si sarebbe messa a parlare al cellulare. Il marito è entrato e le ha messo le mani intorno al collo, finché non l’ha più sentita respirare. È stato in quel momento che ha lasciato la presa e chiamato un'ambulanza. Il personale medico sanitario ha tentato di rianimare la donna. Ed era ancora impegnato nelle manovre di rianimazione quando sono arrivati i carabinieri.

I militari, una volta appreso dai medici che la 31enne era rimasta vittima di uno strangolamento, hanno deciso di chiamare subito il magistrato di turno, il sostituto procuratore Giovanni Battista Ferro che ha assunto la direzione delle indagini. Da lì a poco la confessione e il trasferimento in carcere con l’accusa di tentato omicidio, ora – con il tragico decesso di Etleva – divenuta di omicidio. L'operaio non ha precedenti penali e non risultano denunce di maltrattamenti da parte della moglie, né segnalazioni di altro tipo di un rapporto violento.

La 31enne ha lottato tra la vita e la morta per due giorni, all'ospedale savonese San Paolo, fino al drammatico finale.

La raccolta fondi

Il fratello della vittima, Erjon, ha voluto lanciare una raccolta fondi per sostenere i piccoli e poter trasportare la salma della giovane in Albania. Lo ha fatto con una iniziativa su GoFundMe, la popolare piattaforma di crowdfunding.

"Un grave evento accaduto la sera del 27 ottobre a Savona, in Italia, ha tolto la vita alla mia innocente sorella Etleva, rimasta vittima del marito e dei suoi malati episodi di gelosia. Quella sera mi ha avvisato mio nipote, che ha solo 13 anni: 'Zio, vieni presto', è stato il suo grido. La polizia e le forze mediche hanno fatto del loro meglio per salvare la vita di mia sorella, ma lei ha ritenuto impossibile sopravvivere a causa del trauma subito e ha cambiato la sua vita la sera del 29 ottobre alle 21:00. Mia sorella ha lasciato 4 figli, il maggiore dei quali ha solo 13 anni. Tutti e 4 questi bambini sono ora nelle mani della giustizia e del destino italiano dopo che la madre è morta e il padre è in arresto. Rivolgiamo un appello a tutti gli albanesi e alle persone sensibili a questa disgrazia che ci è capitata affinché ci aiutino in ogni modo a portare in Albania il cadavere di nostra sorella e anche ad aiutarci in ogni modo per la riabilitazione che verrà fatta ai suoi 4 figli minorenni che ha lasciato dopo. Un evento del genere ci ha lasciato scioccati e insensibili, incapaci di accettare la realtà. Un evento come questo ci ha ferito profondamente nell'animo e rimarrà un trauma eterno sia per noi che per i bambini che erano presenti sulla scena e nel momento del tentato omicidio. Per favore, aiutaci a portare il suo cadavere e a riabilitare questi 4 orfani".

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