Si torna in palestra: tutte le regole da rispettare (e il nodo della doccia)
Sì all'ingresso negli spogliatoi. ma con limitazioni.
Nella giornata di lunedì 24 maggio 2021 è scattata la riapertura delle palestre in zona gialla, secondo le regole del protocollo Covid dello scorso 24 aprile 2021, che ha aggiornato le linee guida anti-contagio negli ambienti di lavoro, compresi i luoghi dello sport. Il Governo ha così deciso di anticipare la riapertura ai clienti rispetto alla data che era stata inizialmente fissata, cioè l’1 giugno (dovranno invece attendere ancora le piscine al chiuso, la cui riapertura è prevista - salvo sorprese - per il primo luglio 2021).
Il Dipartimento per lo Sport del Governo ha messo a disposizione sul suo sito una guida che elenca le regole per la riapertura delle palestre, in base ai protocolli approvati: il documento nella versione del 7 maggio 2021 è uno strumento fondamentale anche per conoscere gli avvisi e gli aggiornamenti sul tema.
Si torna in palestra: tutte le regole
Non vedevate l'ora di tornare in sala pesi? Ora potete, l'importante è tenere sempre a mente le regole che vi aspettano. Eccole nel dettaglio: dalla prenotazione dell’ingresso alla doccia, fino al numero massimo di persone che possono entrare.
App di prenotazione
Rimane l’obbligo di tracciamento delle persone che partecipano alle attività, grazie ad app per la prenotazione dell’accesso oppure a siti internet, in modo da contingentare gli ingressi. Le strutture che hanno una capienza inferiore alle 50 persone non sono obbligate a usare app o portali web, ma possono tenere un registro cartaceo delle presenze. In ogni caso i nomi vanno tenuti per 14 giorni.
"Queste soluzioni consentiranno, infatti, di regolamentare meglio l’accesso alle strutture con appuntamenti prenotabili in anticipo per evitare il rischio di assembramenti o il mancato rispetto delle misure di distanziamento e di divieto di assembramento, con particolare riferimento alle aree più a rischio (reception, hall, sale di attesa, percorsi di accesso agli impianti, ecc.…) e, più in generale, di contingentare il numero massimo di persone che potranno accedere agli spazi e alle aree comuni, nonché alle aree dove si svolgono le attività con impegno fisico e respiratorio elevato, dove aumenta il rischio di diffusione dei droplets. La prenotazione e l’evidenza delle compresenze in struttura in qualsiasi momento, permette anche ai fruitori di aggiornarsi in tempo reale sulla disponibilità di posti e alle autorità competenti di accertare il rispetto delle regole", viene spiegato nelle Linee Guida Ufficiali.
Numero massimo
Altra questione fondamentale riguarda il numero massimo di persone che possono entrare in palestra secondo il protocollo Covid. Le norme mirano a evitare assembramenti e a garantire il mantenimento della distanza di sicurezza. Per calcolare quante persone al massimo possono entrare in palestra, bisogna sapere che ogni persona deve avere a disposizione 12 metri quadrati, compresi i dipendenti e gli allenatori, prendendo in considerazione i metri quadrati al chiuso dell’intera struttura. Per le attività e i corsi di gruppo, ogni persona invece deve avere a disposizione 5 metri quadrati e il calcolo va fatto in base all’ampiezza della sala dove si svolge l’allenamento.
Mascherina, distanza, sanificazione
Resta l’obbligo di indossare la mascherina, su naso e bocca, quando non si fa attività fisica in tutti gli spazi al chiuso, compresi gli spogliatoi. Quindi, almeno mentre faticate, sarete liberi di stare senza.
Secondo le linee guida per la riapertura 2021, i percorsi vanno riorganizzati in modo che sia mantenuta la distanza di sicurezza di 1 metro, che raddoppia a 2 metri in caso di attività fisica (1 metro all’aperto). A disposizione degli utenti vanno messi dispenser di gel igienizzanti, i locali devono essere sanificati con frequenza e gli attrezzi e gli oggetti usati in comune (ad esempio i tappetini) vanno igienizzati dopo ogni uso. Va inoltre favorito il ricambio d’aria negli ambienti interni ed esclusa (quando possibile) la funzione di ricircolo d’aria degli impianti di condizionamento, che devono essere igienizzati frequentemente.
Sempre obbligatorio rilevare la temperatura all'ingresso.
Gli spogliatoi e il nodo della doccia
E la doccia? La maggior parte degli utenti (per altro storicamente mai molti in giugno, fatta eccezione per i super appassionati) s'è rassegnata a farla a casa.
Formalmente, infatti, niente possibilità di fare la doccia in loco: doccia vietata nelle palestre e nelle piscine. Ma la normativa è fluida, poiché, stando anche a quanto indicato dal Cts nelle linee guida, non esiste un vero e proprio diniego: si suggerisce i gestori a rimandare l'apertura delle docce, così come delle piscine al chiuso, al prossimo primo luglio.
Tuttavia, la scappatoia adottata da alcuni gestori (soprattutto per non perdere l'importante fetta di clienti che si allenano durante la pausa pranzo) è stata quella di suggerire: "Ok fate la doccia, ma fate in fretta".
Si vedrà se a questo punto arriveranno indicazioni più stringenti.
Anche perché l’accesso agli spogliatoi è comunque consentito e non sono naturalmente possibili controlli puntuali centro per centro.
L’invito resta quello di arrivare già vestiti in modo adeguato per l’attività sportiva. Se questo non fosse possibile gli abiti vanno riposti in buste sigillate, zaini e borse. Il Cts raccomanda inoltre che negli spogliatoi sia vietato consumare cibi.