"Fine corsa" per l'evaso dall'ospedale San Paolo di Milano, catturato in Svizzera dopo 15 giorni
Il 32enne palestinese si era lanciato dal secondo piano del nosocomio. Nell'inseguirlo un agente di polizia penitenziario era caduto ed era rimasto in coma
Dopo 15 giorni in fuga è arrivata la "fine della corsa". E' stato infatti catturato nelle scorse ore dall'Interpol Nazim Mordjane, il detenuto di 32 anni che rocambolescamente e anche drammaticamente per le conseguenze che c'erano state, era evaso giovedì 21 settembre dall'ospedale San Paolo di Milano.
L'uomo, di nazionalità palestinese, si trovava lì perché ricoverato in seguito alle ferite e contusioni riportate dopo una rissa scoppiata nel carcere di San Vittore a Milano e aveva concretizzato la sua evasione lanciandosi da una finestra del secondo piano.
Evasione rocambolesca e drammatica
Come si ricorderà e come raccontato nei giorni scorsi da Prima Milano, l'agente che lo stava piantonando, Carmine De Rosa, 28 anni, inseguendo il detenuto era caduto e aveva battuto la testa, restando in coma per una decina di giorni.
L'agente si trova ancora oggi ricoverato in ospedale.
Da allora era scattata una vera e propria caccia all'uomo che si è conclusa appunto in Svizzera dove il 32enne palestinese aveva cercato rifugio e dove ora gli inquirenti stanno cercando di capire se avesse qualche complice che lo abbia aiutato nella fuga o almeno a nascondersi.
La notizia dell'arresto
A dare la notizia dell'arresto è stato sui social il sottosegretario alla Giustizia Andrea Ostellari, della Lega:
“Grazie all'Interpol, alla Polizia Penitenziaria, a tutte le Forze dell'Ordine e agli investigatori che hanno collaborato all'arresto, avvenuto a Ginevra, del detenuto evaso pochi giorni fa, mentre si trovava in un Ospedale a Milano. Il primo pensiero va a Carmine De Rosa, l'agente, ancora ricoverato, che non ha esitato a rischiare la vita per fermarlo: caro Carmine, questo risultato è dedicato a te”.
E anche Matteo Salvini ha pubblicato poco dopo un post analogo.
La soddisfazione dei sindacati di Polizia penitenziaria
Una conclusione della vicenda che ha avuto anche il plauso dei sindacati di categoria.
A complimentarsi con gli agenti per la cattura infatti anche la Fp Cgil che parla di “grandiosa operazione da parte degli uomini della Polizia Penitenziaria del Nucleo Investigativo Regionale”.
La cattura, prosegue il sindacato, “è avvenuta in Svizzera, dopo una attentissima attività di intelligence, appostamenti e intercettazioni che hanno portato all'individuazione del soggetto e della relativa cattura”.