Bambino di 11 mesi muore durante il riposino all'asilo nido
La Procura di Treviso si sta occupando delle indagini. L'iscrizione nel registro degli indagati delle maestre è un atto dovuto
Una tragedia inspiegabile, devastante, terribile. Non ci sono molte parole per descrivere la morte del piccolo Alessandro Izzi, il bambino di 11 mesi morto venerdì 29 settembre 2023 a Pocellago, in provincia di Treviso, mentre faceva il riposino all'asilo nido.
Bambino di 11 mesi muore durante il riposino all'asilo nido
La tragedia si è consumata all'asilo nido Raggio di Sole. Alessandro Izzi, 11 mesi, stava facendo il riposino ma non si è più svegliato.
Le educatrici si sono accorte ad un certo punto che il piccolo non respirava più e hanno subito dato l'allarme, chiamando i soccorsi. Sul posto si sono portati i sanitari del Suem 118, che purtroppo non hanno potuto fare altro che constatare il decesso: arresto cardio-circolatorio, il cuoricino del bimbo si era fermato per sempre.
Morte bianca?
Ora sarà l'autopsia a fare chiarezza su quella che sembra a tutti gli effetti una "morte bianca". Sotto shock i genitori del piccolo e il personale della struttura, che accoglie bambini dagli 0 ai 3 anni e che, di proprietà della parrocchia, è gestita dal team che segue già il nido "Luna d'Oro" di Quinto di Treviso.
Il cordoglio del sindaco
Sul dramma è intervenuto il sindaco di Paese, Katia Uberti:
"Una tragedia ha colpito la nostra comunità, una morte improvvisa di un bimbo di 10 mesi durante il suo riposino al nido, molto probabilmente una “morte bianca” anche se solo l’autopsia potrà stabilire le reali cause del decesso Sono sconvolta per quanto accaduto, una vicenda drammatica. Come Amministrazione Comunale ci stringiamo intorno alla famiglia e faremo quanto possibile per aiutare mamma e papà".
Indagate le maestre
Intanto sulla tragica morte del piccolo Alessandro la Procura di Treviso ha aperto un'inchiesta e nei prossimi giorni si svolgerà l'esame autoptico per chiarire le cause del decesso avvenuto al nido. Nel frattempo sono stati sequestrati dagli investigatori il cuscino e il lenzuolino utilizzati per il bimbo e le educatrici e la responsabile della struttura, Rachele Pezzillo, tutte comprensibilmente sconvolte per il dramma, sono state iscritte nel registro degli indagati: un atto dovuto anche a loro garanzia.