Imbianchino precipita dalla scala in un edificio religioso: morto sul colpo. Giovane autista schiacciata e uccisa dal suo camion
E poi c'è il dramma dell'operaio 26enne morto fulminato a Teramo
E' drammatico il bilancio degli incidenti sul lavoro mortali avvenuti nelle scorse ore. Due giovani, di nemmeno 30 anni, hanno perso la vita: si tratta di una ragazza di soli 26 anni, impiegata come autista, che è rimasta schiacciata da un mezzo pesante al confine con il Canton Ticino; e poi c'è il dramma di un suo coetaneo, spostandoci in Abruzzo, morto fulminato mentre svolgeva il suo lavoro. Infine il decesso di un imbianchino, a causa di una caduta fatale dalla scala su cui stava tinteggiando, all'interno di un edificio religioso in Campania.
Imbianchino cade dalla scala e muore a 56 anni
E' accaduto ieri, 25 settembre 2023, in provincia di Avellino a Pietradefusi: secondo una prima ricostruzione l'imbianchino 56enne è morto sul colpo dopo essere caduto da una scala all'interno di un edificio religioso di suore in cui erano in corso lavori di ristrutturazione.
I sanitari del 118, giunti sul posto, hanno constatato l'avvenuto decesso. Indagini sono in corso da parte dei carabinieri della compagnia di Mirabella Eclano. La salma è stata trasferita in ospedale per gli accertamenti di rito.
Da accertare le cause della caduta, forse un malore improvviso. La vittima si chiamava Ferdinando Iommazzo, lascia la moglie e una figlia.
26enne muore fulminato sul lavoro
Nelle medesime ore si consumava un'altra morte bianca, stavolta in Abruzzo, in provincia di Teramo. Un operaio di 26 anni è morto folgorato nella mattinata di lunedì 25 settembre 2023. In base a una prima ricostruzione, il giovane era al lavoro su un traliccio nella frazione Valle San Giovanni per una ditta incaricata dall'Enel. Sul posto sono intervenuti gli operatori del 118 e i vigili del fuoco.
La vittima si chiamava Gianluigi Ragni, impiegato presso un’azienda esterna che lavora per e-distribuzione. Nonostante i rapidi interventi dei pompieri e dei carabinieri giunti tempestivamente sul luogo dell’incidente, nulla ha potuto essere fatto per salvare la vita dell’operaio.
"Ancora una morte bianca a Teramo. La vita di un operaio spezzata nel pieno del proprio dovere, portata via da cause al momento da verificare. Ennesima vittima e ennesima occasione in cui si torna a parlare di ‘Sfortuna’ o di ‘Tragica fatalità’ continuando così in quella che appare una intellettuale rassegnazione, alla morte bianca. Sarà forse una maniera per non porsi troppe domande? Per non giudicarsi, prima di giudicare? Per non urtare la sociale suscettibilità di un popolo ormai assuefatto a tale mattanza?”
Così Marco Boccanera, segretario Generale Fim-Cisl Teramo insieme al Direttivo Territoriale Fim-Cisl Teramo. E ancora:
“Bisogna dirlo, magari urlarlo una volta per tutte, non è mai la sfortuna, non è mai la fatalità a causare le morti bianche, all’origine di esse, purtroppo, c’è sempre una mancanza, sia essa di strumenti o dispositivi di protezione, sia essa di formazione o sia essa di piena coscienza dei rischi che si corrono. Piangiamo dunque l’ennesima vittima, ma per favore smettiamo di catalogarla sotto la solita voce ‘Destino avverso’. Vogliamo vincere questa guerra? Iniziamo a chiederci, tutti nessuno escluso, cosa posso fare? Dove sbaglio? La classe Operaia non andrà mai in Paradiso sino a quando ci sarà questa riluttanza nell’affrontare seriamente la questione. È già cominciata la campagna elettorale per la Regione Abruzzo. Ora chiedete ai candidati cosa intendono fare di serio per combattere questo stillicidio. Altrimenti invece del voto raccomandateli per un posto in fabbrica. Ora i funerali di Stato fateli a questo innocente”.
Autista 26enne morta schiacciata dal proprio camion
E poi c'è la terribile fine di una ragazza 26enne, professione autista, rimasta schiacciata dal proprio camion mentre era impegnata nelle operazioni di scarico del mezzo. L'incidente sul lavoro è avvenuto a Novazzano in Canton Ticino, in un’azienda di trasporti a ridosso del confine di Uggiate Trevano, in provincia di Como.
L’incidente è avvenuto alle 6 del mattino del 25 settembre 2023. La donna era arrivata alla guida del suo camion ed è entrata nel piazzale dell’azienda, poi si è spostata nella parte posteriore per aprire la ribalta ed è rimasta schiacciata tra l'automezzo - che è indietreggiato - e la rampa. Nonostante i soccorsi immediati per lei non c’è stato niente da fare, sul posto sono intervenuti gli agenti della Polizia cantonale che hanno posto l’area sotto sequestro per i rilievi e avvisate le autorità giudiziarie.