l'indagine

Mutui per la casa, domande in calo ma durata in crescita

Il secondo semestre del 2022 è caratterizzato da una contrazione su tutto il territorio nazionale

Mutui per la casa, domande in calo ma durata in crescita
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Mutui per la casa, domande in calo ma durata in crescita. E’ quanto emerge dall’ultima indagine Regional Bank Lending Survey, pubblicata dalla Banca d’Italia. Lo studio fornisce interessanti indicazioni relative alla dinamica e alle caratteristiche dei prestiti bancari concessi alle famiglie per l’acquisto di abitazioni nell’intero 2022. I risultati mostrano che, dopo l’espansione osservata nella prima parte del 2022, l’impatto sul livello dei tassi di interesse degli effetti della politica monetaria restrittiva della BCE ha comportato, nel secondo semestre del 2022, una contrazione della domanda di mutui per l’acquisto di abitazioni da parte delle famiglie, diffusa in tutte le aree del Paese.

Aumenta la durata dei prestiti

Nonostante il quadro di difficoltà e di rischiosità crescente, per le nuove erogazioni di mutui residenziali risulta tuttavia in marcato aumento sia il rapporto tra il valore del finanziamento e quello dell’immobile sia la durata media dei prestiti. Al riguardo, il rapporto tra l’ammontare del finanziamento e il valore dell’immobile posto a garanzia al momento della concessione del mutuo ha, infatti, raggiunto il 72% nella media del 2022, crescendo di quasi 4 punti percentuali rispetto al 2021. Inoltre, la quota dei mutui residenziali per cui il rapporto tra l’ammontare del finanziamento e il valore dell’immobile posto a garanzia è superiore all’80% cresce di 3 punti percentuali, al 21,8%, dal 18,8% rilevato nel 2021.

E anche quella dei nuovi mutui per la casa

Contestualmente, anche la durata media dei nuovi mutui ha continuato a crescere significativamente, superando i 24 anni in media nel 2022. La quota di mutui residenziali con una scadenza pari o superiore ai 30 anni supera di circa 10 punti il dato del 2021, collocandosi al 42,1% dal 32,2% nel 2021. Le dinamiche descritte sono in parte anche connesse al potenziamento attuato nel biennio 2021-2022 dell’operatività del Fondo di garanzia per la prima casa, di cui ha beneficiato soprattutto la clientela più giovane.

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