Sarà fatta giustizia

Il padre di Saman Abbas stanotte sarà estradato in Italia

Lo rivela una nota dell'Ansa: "Un aereo speciale delle forze aeree italiane è atterrato a Islamabad e riporterà in Italia Shabbar Abbas nella notte alle ore 1:55"

Il padre di Saman Abbas stanotte sarà estradato in Italia
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Dopo mesi di attesa, finalmente potrà essere fatta giustizia per Saman Abbas, la ragazza 18enne scomparsa il 30 aprile 2021 a Novellara,  provincia di Reggio Emilia (Emilia Romagna), il cui cadavere è stato trovato il 18 novembre 2022. Stanotte, infatti, il padre Shabbar, accusato di omicidio volontario e soppressione del cadavere insieme al fratello Danish Hasnain, ai cugini Ikram Ijaz e Nomanhulaq Nomanhulaq (tutti e tre in carcere) e alla madre Nazia Shaheen (ancora latitante), arriverà in Italia all'1,55 con un aereo speciale delle forze aeree italiane dopo che il ministro degli Interni pakistano ha concesso l'estradizione.

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Come raccontato da Prima Reggio Emilia, Shabbar Abbas, padre di Saman, 18enne uccisa a Novellara nel 2021, dopo che il Ministro degli Interni pakistano ha concesso l'estradizione, arriverà finalmente in Italia questa notte.

Shabbar Abbas

Come riferisce l'Ansa in una nota di oggi, giovedì 31 agosto 2023, "un aereo speciale delle forze aeree italiane è atterrato a Islamabad e riporterà in Italia Shabbar Abbas nella notte alle ore 1:55".

Il padre, 46enne, come affermato in precedenza è accusato insieme alla moglie e ad altri tre parenti dell’omicidio della figlia Saman. Shabbar Abbas era stato arrestato alla fine di novembre 2022.

L’8 settembre a Reggio Emilia riprenderà il processo.

Accusato di omicidio volontario e soppressione di cadavere

Shabbar Abbas, insieme al fratello Danish Hasnain, ai cugini Ikram Ijaz e Nomanhulaq Nomanhulaq (tutti e tre in carcere) e alla madre Nazia Shaheen (ancora latitante in patria), è accusato di omicidio volontario della figlia Saman Abbas e soppressione di cadavere.

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La giovane era scomparsa all'età di 18 anni dalla casa di Novellara, in provincia di Reggio Emilia, nella notte del 30 aprile 2021. Da quel momento nessuno ha più avuto notizie di lei. Il 18 novembre 2022, purtroppo, il cadavere di una ragazza è stato rinvenuto sempre a Novellara. Dalle analisi sul corpo si è scoperto che fosse proprio di Saman.

"E' stata identificata - ha affermato l'avvocato Barbara Iannuccelli - da un'anomalia dentaria, grazie a foto e video".

Secondo il legale ci sarebbero alte probabilità che la morte della 18enne pakistana sia avvenuta per strangolamento, come si evincerebbe da una frattura di un osso:

"L'osso ioide è fratturato nella parte sinistra e sono necessari accertamenti istologici per stabilire se pre o post portem".

Saman voleva vivere all'occidentale e aveva rifiutato un matrimonio combinato

Saman era stata condannata a morte per la sua decisione di integrarsi, di vivere all'occidentale, ma soprattutto per il suo rifiuto a un matrimonio combinato con un cugino più grande di lei.

Poi la fuga dei parenti e dei genitori, l'arresto dello zio e dei cugini e, nelle scorse settimane, anche l'arresto del padre, in carcere in Pakistan. Il 10 febbraio 2023 si è tenuto il processo a Reggio Emilia i familiari arrestati all'estero, in Francia e Spagna nei mesi scorsi: lo zio Danish Hasnain e i due cugini Ikram Ijaz e Nomanhulaq Nomanhulaq, oltre ai genitori, Shabbar Abbas e Nazia Shaheen.

Agli atti del processo è stata depositata un'intercettazione shock del padre della giovane dell'8 giugno 2021:

"Ho ucciso mia figlia e sono venuto, non me ne frega nulla di nessuno. Io sono già morto, l'ho uccisa io, l'ho uccisa per la mia dignità e per il mio onore. Noi l'abbiamo uccisa".

Commenti
Carla

E molto triste, che nel secolo 21 ci sono ancora nazioni e popoli che non vogliono fare un sviluppo mentale e guardare avanti nella modernità

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