In prima media

Bocciata con 6 insufficienze, i genitori fanno ricorso al Tar. Promossa

Secondo il Tribunale anche la scuola avrebbe delle colpe. Perplessità fra i professori

Bocciata con 6 insufficienze, i genitori fanno ricorso al Tar. Promossa
Pubblicato:

Una decisione diseducativa o premiante? Difficile stabilirlo, certo è che la vicenda romana dell’alunna bocciata alle medie in virtù di sei insufficienze e, successivamente, promossa in seguito al ricorso che in genitori hanno presentato al Tar, è destinata a scatenare un certo dibattito tra favorevoli e contrari.

Bocciata con sei materie insufficienti: i genitori fanno ricorso al Tar

Sei insufficienze, nessuna bocciatura. Così si è espresso il Tar sul destino scolastico di una studentessa dell’Istituto Comprensivo Statale Tivoli V, di Tivoli Terme, provincia di Roma. La ragazza ha concluso l'anno scolastico con carenze in sei materie, di cui una grave: geografia, francese, matematica, scienze, inglese e musica.

Gli insegnanti avevano dunque deliberato all’unanimità la bocciatura, ma la decisione non è piaciuta ai genitori della ragazza che, assistiti dagli avvocati Michele Bonetti e Silvia Antonellis, hanno presentato ricorso davanti al Tribunale amministrativo, chiedendo l’annullamento del provvedimento. E l’hanno ottenuto.

"Colpe anche della scuola"

Secondo i giudici la mancata ammissione non deve essere un provvedimento afflittivo, ma educativo. Il Tar ha così motivato. Guardando i documenti relativi alla bocciatura realizzati dai docenti emerge che la studentessa “nel corso dell’anno ha avuto una frequenza regolare” a scuola e il comportamento è stato “buono”. L’impegno, però, si è rivelato “scarso e inadeguato, sia nell’esecuzione dei compiti che nello studio”.

Secondo il Tribunale amministrativo i professori, però, non avrebbero considerato il percorso della ragazza dall’inizio alla fine: “L’alunna, dal primo mese di scuola fino al termine delle lezioni, ha visto incrementare le proprie conoscenze e migliorare propri voti”, scrivono i giudici nella sentenza. E la scuola ha anche le sue colpe per non aver messo a disposizione “sistemi di ausilio e di supporto per il recupero”.

Inevitabile la soddisfazione dei genitori e dei legali. Perplessi invece i professori, che ritengono che tale annullamento sia decisamente diseducativo.

Certo è, al di là del singolo episodio, che l’abitudine ad ingerire nell’operato dei professori – spesso gratuitamente – da parte di alcuni genitori, è una tendenza decisamente in crescita nel Paese.

Commenti
Pierluigi Fumagalli

Da bocciare punto

Francesco

Invasione di campo del TAR: a ciascuno le sue competenze. Il TAR dovrebbe limitarsi a pronunciarsi sulla regolarità burocratica degli atti che hanno portato al provvedimento di bocciatura: è compito degli insegnanti valutare, per il bene dell'alunno, se è in grado di affrontare con probabilità di successo l'anno successivo. Purtroppo tanti genitori oggi sono i peggiori avvocati dei figli.

Seguici sui nostri canali