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Quattro infortuni sul lavoro in un mese, Verona maglia nera. Sindacati: "Serve più sicurezza"

La sicurezza sul lavoro è fondamentale e l'asticella non va mai abbassata.

Quattro infortuni sul lavoro in un mese, Verona maglia nera. Sindacati: "Serve più sicurezza"
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Maggio è un mese infausto per la sicurezza sul lavoro quest'anno, ieri a Verona si sono verificati due incidenti sul lavoro di cui uno grave.

Troppi infortuni sul lavoro

La provincia di Verona torna a far parlare di sé, purtroppo però l’attenzione sulla città Scaligera è focalizzata per i troppi infortuni sul lavoro. Il mese di maggio del 2021 è veramente infausto per la sicurezza sul lavoro tanto che sono stati registrati ben quattro infortuni sul lavoro.

Il primo si è verificato nella mattina di lunedì 10 maggio 2021 alle 10.05 a Verona alla ditta Ab Trade srl dove un operaio è rimasto con il braccio schiacciato sotto al rullo. Nello specifico l’uomo, un 38enne, stava usando una bobinatrice quando è rimasto incastrato. Fortunatamete in quell'occasione gli operatori sono riusciti a sollevare il rullo e liberare l’uomo evitando il peggio.

Il secondo infortunio sul lavoro del mese di maggio si è verificato a distanza di 10 minuti dal precedente, questa volta in Via Lugagnano dove un operaio è rimasto ferito mentre lavorava con una motosega. Quel giorno un 44enne di origine albanese, operaio della ditta “Officina del Verde” stava potando un albero con una motosega di piccole dimensioni di cui ha perso il controllo ferendosi al pollice della mano sinistra.

Ieri due infortuni a poche ore di distanza

Ieri mattina, mercoledì 19 maggio 2021 alle 10.30 in Via Sommacampagna a Verona, un uomo è rimasto folgorato alle mani a causa dell’esplosione della cabina elettrica. Si tratta di un tecnico di una ditta esterna che stava eseguendo dei lavori alla cabina elettrica quando uno scoppio gli ha provocato delle ustioni alle mani.

Poco dopo le 12 invece si è verificato un altro incidente sul lavoro in via Torricelli alla sede Dhl di Verona. In questo caso un uomo, un 35enne a causa del cedimento di una copertura è caduto da un'altezza di cinque metri mentre stava effettuando delle manutenzioni. Il materiale di plastica rigida dov'era appoggiato si è rotto e gli ha provocato dei tagli sul viso e sul collo inoltre, a causa della caduta ha subito delle fratture alle braccia.

La sede Dhl di Via Torricelli

A Verona il 21% degli infortuni del Veneto

Cgil Verona, dopo i numerosi infortuni sul lavoro, spiega come l’emergenza sanitaria ha letteralmente catalizzato l’attenzione degli organi ispettivi che nel primo semestre del 2020, e per buona parte anche del secondo, sono stati chiamati a svolgere prevalentemente attività di supporto alle aziende in chiave di contenimento della diffusione del virus. Dallo Sportello Salute Cgil Verona spiegano:

“In costanza della pandemia il rischio vero è che le riaperture invocate a gran voce possano mettere ancora più alle strette il già stressato sistema della prevenzione. La Regione è pertanto chiamata a valorizzare e rafforzare l’attività degli enti ispettivi che peraltro dispongono di grandi professionalità”.

Nella provincia di Verona si denunciano ogni anno il 21% degli infortuni di tutto il Veneto: 14.397 denunce su un totale regionale di 65.437 nel 2020 e 16.265 denunce su un totale regionale di 77.124 nel 2019.

Di questi infortuni, in media, ogni anno 1.600 sono infortuni gravi, cioè mortali o che comportano una assenza dal lavoro superiore ai 40 giorni. Circa un terzo (500) degli infortuni gravi sono procedibili d’ufficio. Nel 2019, anno pre-pandemia, lo Spisal di Verona ha avviato, su indicazioni dei Carabinieri, del 118 o su iniziativa propria, indagini su 216 infortuni mortali o gravi e in 59 casi l’indagine si è conclusa con il riscontro di una responsabilità a vario livello. I controlli ispettivi si concentrano soprattutto nel settore delle costruzioni, con particolare riguardo ai cantieri temporanei; nell’industria e nell’agricoltura.

Assemblea sindacale congiunta a Mestre

Questa mattina, giovedì 20 maggio 2021, sotto la sede del municipio di Mestre in via Palazzo si è svolta un'assemblea sindacale congiunta organizzata da Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl di Venezia per porre l'attenzione sul tema della sicurezza e delle morti sul lavoro. Alla manifestazione ha partecipato in rappresentanza dell'Amministrazione comunale l'assessore alla Coesione sociale Simone Venturini e il consigliere comunale Monica Sambo.

Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl chiedono a gran voce un patto per la salute e la sicurezza e maggiori assunzioni di personale di vigilanza e prevenzione. Appare evidente l’urgenza di potenziare il sistema dei controlli finalizzandolo, oltre che alla repressione, anche alla formazione, accompagnando cioè le aziende a correggere le procedure e i comportamenti pericolosi o rischiosi. Venturini, durante il suo intervento ha affermato:

"Come Amministrazione siamo grati ai sindacati per tenere alta la soglia dell'attenzione su un tema che purtroppo, come sappiamo, riempie le cronache in maniera quotidiana. Da rappresentanti istituzionali siamo presenti per dimostrare la nostra vicinanza su un dramma che investe le persone nel nostro Paese e per il quale deve essere massima l'allerta da parte degli organi di controllo. La sicurezza sul lavoro è fondamentale e l'asticella non va mai abbassata. Ma per raggiungere alti standard non occorrono nuove proproste che spesso la politica fa sull'indignazione e sull'onda emotiva di una singola tragedia. Occorre piuttosto dare piena attuazione alle leggi esistenti ed initensificare i controlli".

Giulia Teotto

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