LA GRECIA BRUCIA

Paura per 2mila italiani bloccati a Rodi e Corfù devastate dagli incendi

La Farnesina ricorda di contattare per assistenza o segnalazioni +39 0636225 anche via SMS e scrivere a unita.crisi@esteri.it

Paura per 2mila italiani bloccati a Rodi e Corfù devastate dagli incendi
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Il cuore verde di Rodi brucia ancora. Da sei giorni gli incendi divorano i boschi dell'isola greca: 230mila ettari in fumo. Una situazione talmente tanto drammatica per la quale la Protezione civile greca, in queste ultime ore, ha dovuto dichiarare lo stato di emergenza. Sono 19mila in tutto le persone evacuate dall'isola greca. Una situazione analoga si è venuta a verificare anche a nord di Corfù: anche qui 2.500 tra turisti e residenti sono stati fatti evacuare a causa degli incendi. Nel frattempo, mentre proseguono le operazioni di soccorso e di spegnimenti dei roghi, la Farnesina, in costante contatto con le autorità della Grecia, ha fatto sapere a chi prevedeva di partire per Rodi di considerare una destinazione alternativa nelle vicinanze.

Rodi e Corfù avvolte dalle fiamme

Sei giorni consecutivi di incendi, dovuti alle altissime temperature, che hanno messo in ginocchio Rodi e tante altre località della Grecia, come Corfù.

Le fiamme hanno avvolto rapidamente le aree boschive, soprattutto a sud dell'isola greca, allargandosi a dismisura a causa del forte vento. In queste ultime ore, quindi, la Protezione civile locale ha dovuto dichiarare lo stato di emergenza. Gli ultimi dati, in riferimento ai soccorsi, parlano di 19mila persone evacuate totali tra turisti e residenti.

Al momento sono 82 gli incendi attivi in tutto il Paese, 64 dei quali iniziati solo ieri, domenica 23 luglio 2023. Grave però da ieri anche la situazione dei roghi divampati a Corfù, altra isola greca molto gettonata per le vacanze estive: diversi focolai sono scoppiati anche nella zona di Perithia, a nord dell'isola. Circa 2.500 le persone (17 villaggi in tutto) che sono state evacuate: per motivi di sicurezza in molti sono stati allontanati dalle aree vicine al fronte dell’incendio.

Ora il dispiegamento di mezzi è notevole e stanno partecipando diversi Paesi: solo a Rodi la Protezione Civile dell'Unione Europea ha inviato dieci aerei, otto elicotteri, 266 pompieri, 49 camion e centinaia di volontari.

Le immagini che in queste ore arrivano dalle due isole greche lasciano a bocca aperta: i roghi, iniziati da giorni nel centro di Rodi, non sono stati tempestivamente circoscritti e questo ha permesso alle fiamme di arrivare fino al mare, danneggiando villaggi e hotel nel Sud dell'isola.

Molte persone sono state salvate sulla spiaggia da barche private. Pochi invece sono i pullman a disposizione. In migliaia sono tutt'ora ospitati nei centri di accoglienza e aspettano assistenza. Altri sono riusciti a lasciare l'isola via mare o sull'aereo.

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"E' la più grande evacuazione mai effettuata in Grecia" ha dichiarato  la portavoce della polizia Konstantia Dimoglidou.

Una testimonianza di quanto sta accadendo a Rodi, come raccontato da Prima Torino, arriva da Luca Poma, comandante dei Vigili del Fuoco ad Ivrea (Piemonte):

"L'incendio si è propagato velocissimamente e ha raggiunto la posta, i resort, villaggi, hotel e quindi c'è stato un fuggi fuggi generale. Ci è stato detto che dovevamo evacuare assolutamente, lasciando tutto negli hotel. Le fiamme si stavano avvicinando e così abbiamo dovuto iniziare a camminare. Non abbiamo avuto nessun tipo di aiuto, assistenza da parte del personale dei tour operator. Siamo scappati letteralmente. In Italia non sarebbe mai successa una cosa così in Italia".

Stando a quanto riferito dalla Farnesina, sarebbero 2mila i nostri connazionali bloccati sulle isole greche colpite dagli incendi. Secondo i calcoli di Astoi Confindustria Viaggi, invece, i turisti italiani (esclusi gli sbarchi dalle crociere) a Rodi in questi giorni dovrebbero essere circa 7-8 mila, di cui circa 2500 clienti dei tour operator italiani appartenenti all'associazione.

La Farnesina consiglia di non recarsi a Rodi

L'Unità di Crisi e l'Ambasciata ad Atene stanno tenendo da ieri stretti contatti con le autorità greche, la Protezione Civile ed i connazionali presenti sull'isola.

"La Protezione Civile greca - si legge in una nota della Farnesina - ha organizzato centri di accoglienza e raccolta e sta facilitando i trasporti verso l'aeroporto di Rodi e i porti disponibili per consentire gli imbarchi verso ulteriori destinazioni. La località di Lindos, per cui si temeva inizialmente la possibilità d'incendi e dove sono presenti molti italiani, è comunque al momento al sicuro.

In generale la circolazione sull'isola è piuttosto congestionata. Per chi prevedeva di partire per Rodi è consigliabile considerare una destinazione alternativa nelle vicinanze e comunque tenere conto delle difficoltà di trasporto.

Molti turisti presenti in questo momento sull'isola sono clienti Alpitour. L'azienda sta provvedendo ad anticipare i rientri con diversi voli. I clienti potranno contattare il numero di assistenza dedicato Alpitour +39-011-19682471. Per tutti i connazionali a qualsiasi titolo presenti a Rodi si suggerisce la registrazione sul sito www.dovesiamonelmondo.it e di scaricare la App 'Unità di Crisi', gratuita e disponibile per tutti i cellulari. Ciò permetterà di ricevere più facilmente tutte le comunicazioni dell'Unità di Crisi".

La Farnesina ricorda di contattare per assistenza o segnalazioni +39 0636225 anche via SMS e scrivere a unita.crisi@esteri.it.

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