Toscana sostenibile, quando il turismo viaggia alla scoperta della natura
Dal Casentinese alla Maremma, passando per il Parco delle Colline Metallifere
Toscana sostenibile: sul fronte turismo questa espressione assume un significato sempre più ampio. Da una parte troviamo infatti una terra colma di ricchezze naturalistiche e biodiversità, dall’altra mette in mostra un patrimonio culturale che non teme confronti.
Toscana sostenibile: i parchi nazionali e regionali
Un ruolo chiave è quello giocato dai parchi nazionali e regionali: permettono di preservare la natura, gli ecosistemi e le specie più fragili, ma allo stesso tempo consentono di promuovere la cultura ambientale attraverso la pratica e la conoscenza di questi territori. Il sistema delle aree protette toscane, composto da tre parchi nazionali, altrettanti regionali e oltre 130 riserve e aree protette, rappresenta un importante esperienza sia nell’ambito della conservazione, sia nell’ambito della promozione territoriale e del turismo sostenibile. Vediamone tre nel dettaglio.
Il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi
La Riserva Integrale di Sasso Fratino, divisa fra Emilia Romagna e Toscana, è la prima riserva integrale istituita in Italia nel 1959, insignita del Diploma Europeo delle Aree Protette nel 1985 e divenuta Patrimonio Unesco nel 2017. Si estende su un’area di circa 36mila ettari e include anche la foresta monumentale che avvolge il Santuario Francescano della Verna, oltre che numerose altre aree a grande valenza naturalistica. Chi raggiunge questi luoghi risale il corso dell’Arno lungo lo storico e ricco d’arte fondovalle casentinese, oppure l’imponente valle del torrente Falterona nel versante fiorentino. Si tratta di un territorio con centri abitati ricchi di storia, in cui il rapporto con l’uomo ha radici lontane nel tempo.
Il Parco della Maremma
E che dire del Parco della Maremma, uno dei tre parchi regionali toscani? È dotato di un sistema di navette a basse emissioni, di una rete diffusa di piste ciclabili e di un “marchio parco”, brand collettivo di qualità agro-bio che promuove le produzioni agricole nell’area protetta, coinvolgendo in modo diretto e sinergico la comunità che vive e lavora nel Parco. Inoltre si susseguono la predisposizione di iniziative e programmi di didattica ambientale destinati alle scuole e ai ragazzi, oltre a numerose altre iniziative di conservazione e divulgazione. Il risultato è un turismo consapevole, non omologato, di grande qualità e rispettoso dell’ambiente: questa è la sfida che i Parchi toscani stanno giocando con convinzione.
Il Parco delle Colline Metallifere
Il Parco delle Colline Metallifere si estende fra le province di Grosseto, Livorno, Pisa e Siena, e fa parte della Rete Mondiale dei Geoparchi UNESCO con il nome Tuscan Mining Geopark. Nato per valorizzare la millenaria storia mineraria del territorio, ha sviluppato una governance dove geodiversità, biodiversità e storia restituiscono una lettura del paesaggio complessa ed affascinante e dove l’attenzione al geoturismo e al turismo sostenibile è complementare alla valorizzazione del patrimonio ambientale e minerario. Nel 2013 il Parco ha ottenuto la Carta Europea per il Turismo Sostenibile e ha avviato percorsi partecipati con gli operatori del turismo. Dal 2017 fa parte della rete MEET, costituita da quaranta aree protette del Mediterraneo per la promo-commercializzazione dei prodotti ecoturistici.