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Blitz squadrista dell'estrema destra alla festa di Rifondazione: un anziano ferito

I violenti, che sono stati identificati, hanno precedenti: è accaduto a Verona

Blitz squadrista dell'estrema destra alla festa di Rifondazione: un anziano ferito
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Una sassaiola, poi le spranghe. Il volto coperto, gli insulti e le minacce ad attivisti e avventori della Festa di Rifondazione. E tre feriti, tra i quali un pensionato. Il blitz che si è verificato nell'arco della nottata tra il 17 e il 18 luglio 2023 nella frazione di Quinzano a Verona, in Veneto, è stato un vero e proprio attacco squadrista pianificato da un gruppo di estrema destra.

Blitz squadrista in piena regola alla festa di Rifondazione

Si sono introdotti all'interno dell'area festa. Prima hanno fatto esplodere un petardo, poi hanno iniziato una sassaiola. Armati, con il volto coperto, gli aggressori sono riusciti a ferire un pensionato e due ragazzi. E' stato un vero e proprio agguato squadrista quello che si è consumato tra lunedì e martedì alla Festa in Rosso di Quinzano.

Come racconta Prima Verona, nel mirino degli aggressori, che si sono presentati alla tradizionale Festa in Rosso, i simpatizzanti di Rifondazione Comunista. Ma riavvolgiamo il nastro della storia per cercare di ricostruire l'accaduto.

E' da poco passata la mezzanotte quando un gruppo di giovani si presenta nell'area della festa nei pressi delle piscine Santini. Le intenzioni sono ben chiare fin da subito. Hanno il volto travisato da sciarpe e cappelli, in mano brandiscono bastoni e sassi.

I violenti, che poi sono stati identificati e sulle spalle dei quali già pesano altre malefatte simili (sono tra gli autori delle aggressioni nei confronti di alcuni tifosi marocchini in occasione dei mondiali di calcio) sono riusciti nella loro impresa.

Un pensionato in ospedale

Ad avere la peggio un pensionato che è stato colpito alla testa e per il quale è stato necessario il trasferimento in ospedale. Altri due giovani, invece, se la sono "cavata" con escoriazioni agli arti superiori e alle gambe. Tutto è iniziato con il lancio di un petardo nel cuore della festa. Questo è bastato per far intervenire le Forze dell'ordine.

Il personale della Digos si è diretto sul posto e nonostante il tentativo di fuga gli aggressori sono stati raggiunti e fermati.

La successiva identificazione ha confermato le prime ipotesi: i giovani sono stati riconosciuti come militanti di estrema destra. I filmati registrati durante l'agguato squadrista sono al vaglio delle Forze dell'ordine e potranno fornire sicuramente elementi ulteriori per ricostruire il grave episodio.

Sinistra italiana Verona: "Verona continua a resistere"

"Alla Festa in Rosso di Rifondazione Comunista a Quinzano si verificata un’altra, l'ennesima, aggressione fascista a Verona: un attacco squadrista in piena regola con spranghe e petardi che ha causato il ferimento di tre persone. Gli autori di tali aggressioni, riconducibili alla stessa matrice fascista che mesi fa aggredì delle famiglie inermi in pieno centro storico mentre festeggiavano la propria squadra d'origine - vedi casapound. Verona negli ultimi 15 anni è stata un laboratorio della destra, sperimentando in anticipo una piattaforma politica ed alleanze oggi riprodotte da chi governa questo paese. A Verona, purtroppo, per troppi anni ha dettato legge una politica cementata nell'intolleranza e nell'odio, con movimenti neo-fascisti direttamente presenti nelle stanze del potere cittadino ed apripista, insieme ai loro alleati, di campagne contro chiunque esprimesse una diversità. Il modus di quella Verona nera e violenta, oggi finalmente fuori da Palazzo Barbieri, di tanto in tanto riemerge dalle fogne e si esprime nell'unico modo che conosce: attaccando una festa di un partito oggi, aggredendo una famiglia sei mesi fa, ammazzando in pieno centro storico, come fu con Nicola Tommasoli. Pensano di essere liberi di farlo perché per molti anni lo sono stati, nei fatti, considerati parte funzionale del potere. Molte volte queste aggressioni a Verona sono state trattate al rango di 'risse' senza curarsi della legge Mancino e dell'ipotesi che siano causate da vere e proprie associazioni a delinquere, con finalità di discriminazione. A tutti gli organi istituzionali, tra cui Prefettura, Questura, Procura e Comune, chiediamo, ognuno nel proprio ruolo, un impegno concreto affinché si facciano promotori della fondamentale istanza di scioglimento immediato di tutte le organizzazioni neofasciste, applicando finalmente la legge", così Sinistra Italiana sull'accaduto.

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