Salute dei lavoratori a rischio

Cassa integrazione per il caldo: come funziona, chi la può chiedere e quando

Scatta quando le temperature superano i 35 gradi (anche quelle percepite)

Cassa integrazione per il caldo: come funziona, chi la può chiedere e quando
Pubblicato:

Il caldo di questi giorni è insopportabile e oggi, mercoledì 19 luglio 2023, è atteso il picco, con ben 23 città da bollino rosso secondo il bollettino del Ministero della Salute. In certe situazioni lavorare può essere davvero pesantissimo e rischioso. Soprattutto  per chi svolge determinate mansioni. Ma forse non tutti sanno che ci sono lavoratori che possono usufruire della Cassa integrazione per il caldo: vediamo di cosa si tratta.

Come funziona la cassa integrazione per il caldo

Anche nel 2023 è stata rinnovata la possibilità per richiedere la cassa integrazione per il caldo. Lo ha confermato  in una nota nei giorni scorsi l'Inail.

La richiesta di integrazione salariale con causale “eventi meteo” è  invocabile anche in caso di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa a causa delle temperature elevate.

Chi può richiedere la cassa integrazione caldo

Possono richiedere la cassa integrazione caldo eccessivo le aziende i cui lavoratori devono affrontare temperature superiori ai 35°. La valutazione deve essere fatta con riferimento non solo alle temperature registrate dai bollettini meteorologici, ma anche a quelle “percepite”, che sono più elevate rispetto a quelle reali, tenuto conto della particolare tipologia di lavorazione. È il caso, per esempio di alcuni lavori:

  • ambito agricolo o all’aperto che richiedono indumenti di protezione;
  • stesura del manto stradale;
  • rifacimento di facciate e tetti di costruzioni.

Vale anche più in generale per quelle aziende in cui tutte le fasi lavorative:

  • avvengono in luoghi che non possono essere protetti dal sole;
  • comportano l’utilizzo di materiali o lo svolgimento di lavorazioni che non sopportano il forte calore.

Come presentare la domanda di cassa integrazione per caldo

Nel presentare la domanda all'Inps l’azienda  deve solo indicare le giornate di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa e specificare il tipo di lavorazione in atto nelle giornate medesime.

L’impresa non è tenuta a produrre dichiarazioni – di Arpal o di qualsiasi altro organismo certificato – che attestino l’entità della temperatura, né a produrre i bollettini meteo. Sarà compito dell'Inps acquisire i bollettini meteo e valutare la concessione del contributo anche in relazione alla tipologia di lavoro svolto.

Indipendentemente dalle temperature rilevate nei bollettini, l’Inps riconosce la cassa integrazione ordinaria in tutti i casi in cui il responsabile della sicurezza dell’azienda dispone la sospensione delle lavorazioni in quanto ritiene sussistano rischi o pericoli per la sicurezza e la salute dei lavoratori. Sono compresi i casi in cui le sospensioni siano dovute a temperature eccessive.

La cassa integrazione guadagni ordinaria con causale “eventi meteo” può essere richiesta attraverso il portale web dell’INPS nella sezione  “Servizi per aziende e consulenti”.

L'erogazione del pagamento avviene come per qualsiasi altra forma di cassa integrazione.

Caldo: la situazione di mercoledì 19 luglio 2023

Come detto, la situazione anche oggi sarà pesantissima. E' atteso il picco di calore in molte città, con temperature sopra i 40 gradi. Nelle immagini sottostanti il bollettino del Ministero della Salute, che mostra come domani la situazione dovrebbe migliorare in alcune zone d'Italia.

1
Foto 1 di 2
2
Foto 2 di 2
Seguici sui nostri canali