FEMMINICIDI SFIORATI

83enne con l'Alzheimer afferra una mannaia e colpisce in faccia la moglie in cucina

E' successo a Torino. A Vicenza invece un compagno violento ha spedito la fidanzata al Pronto soccorso e poi ha pure cercato di insidiarla anche lì

83enne con l'Alzheimer afferra una mannaia e colpisce in faccia la moglie in cucina
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Sono due drammatici femminicidi sfiorati quelli che si sono verificati recentemente in Piemonte e Veneto. Nel primo caso, in provincia di Torino, un anziano di 83 anni, affetto da Alzheimer, probabilmente senza accorgersi della gravità del gesto, dopo una lite ha afferrato una mannaia colpendo la moglie in faccia in cucina. Nel Vicentino, invece, una donna è finita in prognosi riservata dopo essere stata picchiata dal compagno il quale, poco dopo, ha tentato di raggiungerla anche in ospedale.

83enne con l'Alzheimer afferra una mannaia e colpisce in faccia la moglie

Una storia di fragilità e di dolore umano che ha rischiato di trasformarsi in tragedia. Come raccontato da Prima Settimo, nella mattinata di venerdì scorso, 14 luglio 2023, un anziano di 83 anni, affetto da demenza senile, ha ferito la moglie al volto con una mannaia.

Il dramma si è consumato alle prime luci dell'alba in un alloggio di via Raffaele Sanzio.

Ad allertare per prima le forze dell'Ordine è stata la figlia della coppia che vive insieme agli anziani genitori. Sul posto si sono subito precipitati i Carabinieri della Compagnia di Chivasso e della Tenenza di Settimo. I militari hanno immediatamente delineato il quadro della situazione: l'83enne, affetto da Alzheimer, aveva appena ferito la moglie con un colpo di lama di una mannaia affilata. Secondo i primi accertamenti, la coppia avrebbe discusso e il litigio sarebbe sfociato nell'aggressione.

Nell'abitazione sono accorsi anche i sanitari del 118 che hanno prestato cure immediate alla donna per poi trasferirla d’urgenza all’Ospedale Giovanni Bosco di Torino dove le lesioni riportate sono state giudicate guaribili in 30 giorni. Fortunatamente, nonostante il pericolo corso, la moglie dell'83enne non risulta in pericolo di vita.

I carabinieri, invece, tenendo conto di un quadro clinico particolarmente delicato dell'83enne, hanno deciso di non arrestare l'anziano che è stato denunciato per tentato omicidio. L'esito della perizia psichiatrica, che verrà effettuata in questi giorni, ne deciderà le sorti. L'anziano, che adesso si trova ricoverato presso l’Ospedale Civico di Chivasso, potrebbe essere trasferito in una struttura idonea visti i suoi gravi problemi di salute.

Picchia la compagna che finisce in prognosi riservata e poi tenta di raggiungerla anche in ospedale

Pochi giorni prima rispetto al dramma di Settimo Torinese, anche in Veneto, più precisamente a Valdagno, provincia di Vicenza, si è verificata una brutale vicenda di violenza sulle donne che per poco non si è tramutata in femminicidio.

Come raccontato da Prima Vicenza, infatti, un uomo ha prima picchiato la compagna facendola finire in prognosi riservata, dopodiché ha tentato di raggiungerla e insidiarla anche in ospedale.

Il tutto ha avuto origine nella mattinata dello scorso sabato 8 luglio 2023. I Carabinieri della Compagnia di Trissino sono intervenuti in via Regina Margherita a Valdagno a seguito di un litigio in strada tra un uomo e una donna.

La pattuglia giunta sul posto, ha notato la presenza di una donna scalza e con evidenti ferite alla testa e di un uomo, sul lato opposta della via, che la minacciava prima di darsi precipitosamente alla fuga.

I carabinieri hanno subito prestato aiuto alla donna, la quale ha raccontato loro che il suo aguzzino era nientemeno che il suo compagno che l'aveva appena picchiata. La vittima, per via delle ferite riportate, è stata trasportata al pronto soccorso dell’ospedale di Valdagno e successivamente ricoverata nel nosocomio di Arzignano in prognosi riservata.

Qualche ora dopo il drammatico accaduto, però, il compagno è giunto in ospedale per vedere la sua ragazza. Qui ha invece trovato i militari della pattuglia della Tenenza di Montecchio Maggiore, intervenuti su richiesta del personale dell’ospedale.

In quell'occasione ha giustificato la sua presenza chiarendo di voler parlare con la sua compagna con cui aveva avuto una discussione per motivi di gelosia. I carabinieri hanno cercato di dissuaderlo spiegandogli che non era il momento opportuno, ma l'uomo ha raggiunto l’ospedale di Arzignano dove è dovuta intervenire di nuovo una pattuglia. Prima dell'arrivo dei carabinieri l'uomo però ha fatto perdere le sue tracce.

L'aggressore ha comunque mantenuto per tutta la giornata un atteggiamento violento tanto che, lo stesso giorno, è stato arrestato per il reato di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni aggravate ai danni dei militari intervenuti in un bar di Trissino dove, in evidente stato di alterazione alcoolica, stava disturbando i clienti. Il Pubblico Ministero della Procura della Repubblica di Vicenza, valutata la gravità dei fatti, ha richiesto al G.I.P. del Tribunale di Vicenza, l’applicazione degli arresti domiciliari, misura cautelare eseguita la mattina del 15 luglio 2023 da militari della stazione dei carabinieri di Valdagno.

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